Sola andata

Sola andata

venerdì 21 giugno 2024

La calma non è piatta

 Sarebbe bello poter dire che nell’ultimo mese mi sono successe così tante cose nuove e intense che non mi è riuscito di trovare tempo e parole abbastanza efficaci da restituire al racconto. E invece è solo che è stato un mese impegnativo e dimenticabile, cosa in fondo non drammatica quando la salute e la pazienza ci assistono, ma parecchio energivora quando si è completamente da soli a dover gestire tutto. E così mi è sembrato più generoso verso me stessa starmene zitta e provare a rimuovere un po’ i tratti di questo periodo così complicato in cui mi lascio atterrire da presagi funesti e crisi di pianto. Se sono fortunata e mi ritrovo un rotolo di pasta sfoglia in frigo, mi preparo una torta rustica con le uova e la verdura e così mi rassereno pensando di aver fatto qualcosa di buono senza fare fatica. È impressionante come il lavoro manuale possa essere terapeutico. Me ne devo ricordare più spesso, soprattutto quando la tentazione di guardare il soffitto e arrovellarmi mi sembra l’unica cosa possibile.

Sono stata per un po’ di giorni giù dai miei, ma è stato abbastanza devastante ritrovarsi nel mezzo di complicati lavori di ristrutturazione, tra rumori assordanti e tantissima polvere. E così alla fine non vedevo l’ora di tornare un po’ a Milano e predispormi alla mia piccola vacanza in Sardegna che spero mi riservi maggiore clemenza nelle condizioni di soggiorno. In fondo ho soltanto bisogno di mare, di molto silenzio (ho prenotato in un luogo child free per massimizzare questa probabilità) e sperare che tutto si risolva anche semplicemente grazie al tempo e ad un nuovo mind setting.


Se c’è una cosa che ho capito durante questi periodi un po’ così è che la tentazione di fare qualcosa può essere meno premiante di quella di restarsene in attesa che le cose seguano il loro processo indipendentemente dal nostro intervento o tentativo di plasmarle alle nostre intenzioni. Forse, più semplicemente, non sono abbastanza intelligente da avere le soluzioni più adatte a portata di mano, forse non è un momento propizio e quindi è inutile mettersi a competere con la sorte. Oppure è solo una difficile fase preparatoria verso qualcosa di magnifico. Ma magari…


Qui a Milano il cielo è un po’ cupo e non fa molto caldo. Al mio rientro ieri sera mi sono resa conto che il lavello in bagno perde di nuovo, ma stavolta non mi sono avvilita come la prima volta. Ci si abitua pure ai problemi che si risolvono solo temporaneamente e poi ritornano. E poi ho dormito poco e così ho deciso che stamattina non avrei fatto neppure un saluto al sole. Come se facessi dispetto a qualcuno per questo…


E’ di ieri una notizia che mi ha colpito forse più del dovuto: il litigio in un ristorante romano tra Virzì e la sua ex Ramazzotti. Mi ha stupito la dinamica, fatta di insulti in pubblico, davanti pure ai loro stessi figli e rispettivi nuovi compagni, addirittura sedie che volavano e ambulanze e carabinieri accorsi. Non so perché la cosa mi abbia impressionato così tanto: quando seppi della loro storia mi sembrò un po’ bizzarro perché mi parevano male assortiti, ma in fondo mi piacevano proprio per questo. Mi fa sempre molta impressione un cambio di registro così brusco e nel quale il rispetto e la compostezza crollano in modo così plateale. Eppure, col senno di poi, quella prima impressione perplessa sulla stranezza di quella combo forse aveva qualche ragione. No. Si sono amati e poi hanno smesso, come capita quasi a tutti o molto più spesso di quanto la statistica stessa sia disposta ad ammettere. Io almeno questi dolori ho deciso di risparmiarmeli e vorrei riuscire ad applicare lo stesso principio di “distacco” anche da tutti gli altri dispiaceri che certe fasi della vita mi riservano. Forse sfogarsi urlando e lanciando sedie in aria può essere un modo terapeutico di esorcizzare. Ma no, dai. Il silenzio, il respiro controllato, l’attesa paziente…sono loro l’anticamera di una visione lucida dei fatti e della soluzione ad ogni problema. Tutti a rincorrere le passioni estreme, quando è la calma placida la vera fonte del benessere. Se non vi piace datela a me che con quella ci saluto il sole