Sola andata

Sola andata

mercoledì 3 luglio 2024

Luci d’estate

 Sì è già finita la parte migliore del mio tempo destinato al riposo, all’altrove, alla rottura dal quotidiano. Sono andata via per un po’ e ora sono di nuovo ritornata a quella che ormai da molti anni, un po’ per scelta e un po’ per caso è la mia vita ordinaria. Tutto è stato fin troppo bello, a tratti imprevisto, sorprendente, divertente, persino assurdo. Della Sardegna mi porto dentro soprattutto la sua infinita bellezza fuori da ogni catalogazione e incertezza: le sue albe che non mi sono mai persa neppure una volta, le lunghe camminate senza meta, lo yoga sul patio ventilato del mio bellissimo albergo, il cibo fantastico e, soprattutto, l’incontro del tutto inatteso di uno dei miei lettori storici di questo piccolo posto in cui parlo così tanto dei fatti miei che chi li legge da così tanto tempo ormai difficilmente potrebbe sbagliarsi sul mio conto. A pensarci bene questa cosa mi provoca un’improvvisa inquietudine mista ad imbarazzo. Non ci eravamo mai visti eppure credo che nessuno lo avrebbe mai pensato se ci avesse incrociato mentre camminavamo e parlavamo sul piccolo porto, di prima mattina, tra foto panoramiche e piccole grandi confidenze sulle reciproche vite. Forse potevamo raccontarci ancora altre cose, forse il tempo è passato più veloce di quanto sembrasse. Chi lo sa. A volte è davvero incredibile come si stabiliscano delle connessioni a prescindere dalle esperienze comuni e persino dalla conoscenza diretta.

Se c’è una cosa che ho sempre amato dei social è proprio questa specie di strana magia che, a volte, fa funzionare la reciproca conoscenza meglio di qualsiasi altro tipo di incontro geograficamente “facilitato”. Potrei continuare accennando al meraviglioso campionario di ogni prelibatezza locale, dal dolce al salato, passando per la ceramica artigianale locale di cui mi ha fatto omaggio che mi ha lasciato senza parole e che davvero non potrò scordare. Ma non mi dilungo perché so che si arrabbierebbe dell’eccesso di piaggeria da parte mia ☺️.

Era dai tempi del mio primo blog, quando ancora esisteva la blogosfera e i festival dove ci si ritrovava tutti noi militanti della scrittura virtuale collettiva, che non mi capitava di incontrare persone con questa modalità e forse di diverso c’è proprio il fatto che non vi è più la reciprocità nella lettura: io ho ancora un blog, ma chi mi legge no (o non più) e così c’è chi sa tutto di me ma io niente dell’altro. Che strano anche questo, dovrei ragionare meglio sugli effetti di questa asimmetria informativa.


Da quando sono a Milano il meteo ha cambiato umore con tutti gli sbalzi possibili di temperatura, tra sole accecante, afa e poi temporali e freddo. Presumo che sarà un’estate piuttosto difficile. Eppure ho pianificato tutto lo stesso: ho comprato la carta dei musei della Lombardia e studiato il percorso per andare all’Idroscalo a correre, prendere il sole e illudermi di poter vivere Milano anche come luogo di vacanza. Forse mi ritrovo semplicemente in quella  curiosa condizione per la quale per me l’estate sia già finita e che ormai non mi resti che attendere la fine di settembre per ricominciare a pianificare qualche nuova meta. Nel frattempo farò un update anagrafico (si chiama ancora compleanno dopo i quaranta?), continuerò a lavorare sulle inversioni, andrò a correre, cercherò di meditare e di vedere buoni film. Mi limiterò a leggere fumetti o piccoli racconti e farò tanti pancakes. Ma più di tutto spero di dormire molto senza per questo mai smettere di cercare l’alba anche qui.


Che mi importa di questa estate strana, umorale e senza mare quando ogni giorno, e ovunque, c’è ad attendermi un’alba che non si sbaglia mai

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