martedì 10 giugno 2025

Quando si nasce?

 Credo che ad un certo punto quel momento lì arrivi per tutti. C’è una specie di intuizione folgorante che ti pone, senza che tu davvero ti ci fossi impegnato, nella prospettiva esatta e perfettamente tarato rispetto al tuo racconto. A me è successo. Ci sono riuscita da sola ma mi è  servito un sacco di tempo. Ad un certo punto mi sono svegliata e ho riposizionato tutti i ricordi, le parole sbagliate, le offese, le spiegazioni fasulle, le umiliazioni…tutto quanto. E così ho capito. Ho capito che io non sono stata mai una priorità per nessuno. Neppure da piccola per i miei genitori. Non c’erano le condizioni per esserlo, magari in un clima e un contesto più sereno sì, ma in quel momento non ero altro che un freno e un intralcio fastidioso con cui poter al massimo giocare al ribasso. E sai cosa? Rendermene conto dopo così tanto tempo, ha azzerato ogni lacerazione. Sapere di non essere stata amata come si deve senza per questo puntare il dito contro nessuno ha qualcosa di liberatorio, come se esonerasse finalmente anche me stessa dal dovere di amare a mia volta e assumermi la responsabilità della gratitudine. Un giorno mi sono svegliata e mi sono detta che io a questi devo molto meno di quel che loro in modo ricattatorio mi hanno lasciato intendere: dai risultati a scuola, alla velocità con cui mi si imponeva di trovare un lavoro, al non poter chiedere mai una lira, al presentare fidanzati in linea con le loro aspettative. È stato solo pochi giorni fa, ben più tardi di quando avrei dovuto capire tutto quanto, ma ho fatto un lungo respiro lo stesso e mi è sembrato che mi rotolasse dalla schiena un macigno che avevo lasciato crescere da tutta una vita. È liberatorio pensare che non ha più importanza sapere se e quanto abbia giocato la malafede o se in fondo è andata così perché non si poteva far niente di meglio. Quel che conta è esserci finalmente arrivata con gli strumenti giusti e cominciare a tenere per me ciò che è mio. Quando scopri che sei anche un po’ più sola di quanto pensassi sviluppi un senso più acuto dell’orgoglio o perlomeno attivi uno strano mix di risorse che cerchi di far luccicare il più possibile contro tutte le tristezze che per il momento non puoi permetterti.

Ho deciso che a luglio resterò a Milano. Ho bisogno di godermi un po’ di ferie senza ansia di novità o di stravolgimenti del quotidiano affrontando viaggi e soggiorni. Ho voglia di gironzolare per i quartieri, andare per musei e stare al fresco in qualche parco a ipotizzare un nuovo futuro possibile accompagnato a qualcosa che mi assecondi. 

Da qualche tempo ho preso la decisione di comprare una nuova casa. La situazione qui a Milano è drammatica per due ordini di motivi: hanno bloccato la costruzione di 150 cantieri e quelli finiti hanno un valore proibitivo anche per i più solidi economicamente. Non sarà facile ma voglio provare a guardarmi intorno e pensarmi in questa città in un altro quartiere, in una casa nuova nuova e bella bella. Quale maniera migliore per sentirsi punto e a capo se non quella di mettere radici in un posto diverso, anche se nella stessa città di sempre, con le cose da fare ormai familiari e con poco da reimparare su come muoversi e cosa fare? 

A volte mi pare di non essere mai nata davvero, altre che vorrei solo rifarlo meglio al netto dei dolori e delle imperfezioni già vissute, altre ancora mi piacerebbe ricominciare azzerando ogni cosa e ridisegnando da subito la vita giusta per me, senza tentativi o prove fallimentari da cui rialzarsi e andare avanti.

A volte vorrei semplicemente non aver perso tempo, tra dolori inutili e inconsapevolezze, tra strade sbagliate e nuovi tentativi per trovare il sentiero corretto. A volte, ma solo a volte, vorrei scordare di sentirmi così irrilevante

2 commenti:

  1. Credo si nasca quando ci si affranca dal vissuto familiare e si agisce per se’ stessi e non per far contento un genitore, un fratello, un figlio. E a quel punto la mancata attribuzione di priorità non ha più importanza.
    massimolegnani

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    1. Sì. Credo anche io che sia proprio così

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Quando si nasce?

 Credo che ad un certo punto quel momento lì arrivi per tutti. C’è una specie di intuizione folgorante che ti pone, senza che tu davvero ti ...