Sola andata

Sola andata

sabato 8 aprile 2017

Di appunti, di dolci al limone, di cose uguali ma sempre diverse

Ho appena sfornato un dolce al limone che farcirò con della crema di ricotta. Domani ho invitato due colleghi a pranzo e non vedevo l'ora di cucinare pensando a qualcuno, piuttosto che infilare nel microonde cose a caso e mangiarle direttamente dalla confezione. Mi fa un piacere enorme nonostante sia rientrata da un'ora e manca quasi tutto da fare, ho ancora una lavatrice da avviare, un po' di cose fuori posto. Invitare persone mi impone di darmi ordine, di non occuparmi soltanto di me, di tentare di provare a far piacere a qualcuno. Sarà una bella giornata pure quella di domani, ne sono sicura.
Della giornata di oggi mi porto dietro una mattinata di ripetute con Danilo Goffi, generoso campionissimo di innumerevoli maratone, che però non disdegna di allenarsi pure con principianti come me, prendersi la briga di darmi consigli e un po' di fiducia sui progressi futuri.
Dopo ho fatto un pic nic vegano ai giardini della Statale, che accoglie un po' di istallazioni del fuori salone. Ero vicino a delle ragazze che ripetevano l'esame di dirittto del lavoro o roba simile, e poi c'erano dei cani bellissimi che giocavano e il mio fumetto, e il sole...insomma un intermezzo di cui l'intera umanità dovrebbe provare l'incanto.

Ma la parte migliore di questa giornata è stata la lezione di cinema con quell'adorabile docente di cui ho già tessuto lodi sperticate. Oggi mi ha salutato con un sorriso più aperto del solito, abbiamo persino scambiato un po' di frasi e mi sono ricordata che quando una persona che mi interessa tanto si dimostra anche gentile con me io poi non me la dimentico mai più. E in fondo credo che questo sia il vero motivo per cui scegliamo di includere a vario titolo persone nella nostra vita: ritrovarvi quella luce necessaria a forgiare un ricordo dolce e capace di costruire frammenti significativi nella nostra storia personale. E, sperabilmente fare noi lo stesso per loro. Di solito mi è successo di assistere al cambio di atteggiamento di persone in principio adorabili e poi via via dispettose, lontane, indifferenti, maleducate...e io rimango sempre spiazzata da cose del genere, prima per senso di colpa, poi quello scompare, per fortuna, me ne faccio una ragione e ricomincio a credere che altri compenseranno simili inutili "entità" capitate nella mia vita. 
E comunque, al netto di questa concezione un po' astratta delle persone che passano e spassano nella mia vita, quella di oggi è stata una lezione su Hitchock, memorabile al punto che mi chiedo se Brian De Palma o Gus van Sant avrebbero mai preso in mano una macchina da presa senza un siffatto mentore. Ho ancora i brividi.

Qui in cucina ci sta un profumo magnifico di limone, un dvd di Woody Allen che ancora non avevo visto, una casa quasi in ordine per accogliere ospiti, degli appunti di cinema con dentro parole che non conosco. E tantissima voglia di prenderne ancora degli altri

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