Sola andata

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domenica 24 marzo 2019

Sensazioni...a sentimento

Credo che non cambierà mai. Da quando lo conosco, ormai una decina d’anni, sente la necessità di mettermi in guardia su questa cosa qui. E in fondo credo che abbia ragione. È per questo che anche stavolta, che non è come pensa lui - ma alla fine non fa molta differenza - il suo monito mi serve come utile promemoria, valido pure quando non ci sono rischi.
La cosa è questa. Lui è l’amico con cui ho una confidenza totale, quella senza rischi di derive. Abbiamo dormito nella stessa casa più volte, fatto week end assieme, ho conosciuto quasi tutte le sue fidanzate, parliamo di tutto senza imbarazzo...siamo amici. Mai pensato di essere altro. Lui di me sa che dell’amore ho un’idea intraducibile nella realtà, mi ripete che se non cambio non potrò fare altro che soffrire, che sono bella e che potrei divertirmi molto di più. Io gli sorrido, penso che abbia ragione ma che questo non basta per riuscire a farmi cambiare. Di solito è il primo ad accorgersi quando perdo la testa per qualcuno. Non ho mai capito come faccia, ma ci riesce immediatamente e senza che io gli dica nulla. Dopo un po’ di tempo, quando ammetto il mio errore per l’ennesima volta, lui mi dice “Basta. Non è lui. Andiamo a vederci questo spettacolo, a mangiare,...”. È così da sempre e credo che sia tutta merito suo la velocità con cui riesco a dimenticare le mie innumerevoli sviste sentimentali.

Stavolta però si sbaglia. Una mattina mi ha visto e mi ha detto “ hey, mi raccomando, non ti fissare”. Io l’ho guardato perplessa e mi sono chiesta cosa intendesse e perché stesse pensando che sono in una fase di innamoramento. In realtà sono semplicemente molto serena, piena di nuovi amici e di persone che mi interessano...ma non “oso” innamorarmi da un pezzo ormai. Però ho voluto assecondare il suo equivoco e gli ho detto sorridendo: “Ma non ti preoccupare. Tanto io ti voglio bene lo stesso”. Lui se ne è stato zitto. E ho trovato la cosa parecchio divertente.

Qualche volta mi succede di rileggere la colonnina di questo blog in cui scrivo un po’ di cose che mi descrivono. In realtà, al netto della notizia che vivo a Milano e che la amo in modo conflittuale, è una presentazione che ho copiato e incollato da un blog che avevo nel 2008. Quindi la parte in cui dico che il mio scopo sia la solitudine è di fatto una roba che mi porto dietro (e dentro) da tantissimo tempo, pure mentre tentavo malamente - e inutilmente - di smentirla. Nel frattempo ho imparato qualcosa in più sull’amicizia, sull’essere figlia e sorella di persone con cui i legami sono faticosi...ma per il resto basta. E ora che ho ormai una certa età, che per fortuna non ho pulsioni o necessità particolari di incontro, che ho dimenticato tutto e tutti quelli che mi hanno causato sofferenza e/o disillusione, direi che sia stata una vera fortuna non dover bipartire la fatica del quotidiano, il naturale imborghesimento che impone una vita di coppia duratura ed equilibrata, la gelosia, la gestione del conflitto, il dubbio. Ma quanto coraggio è necessario per dirsi capaci di amare!?!
In realtà la presentazione prosegue con la speranza di essere smentita e che la solitudine sia in fondo soltanto una possibilità tra le altre e pari a quella di una gioiosa compagnia. Ma son quelle cose che si dicono quando pensi che la serendipity sia una cosa valida e da dimostrare col miracolo.

E allora mi chiedo: che tipo di luce e di gioia ho negli occhi in questi giorni, tanto da aver fatto pensare al mio amico storico che mi sia innamorata? Forse lo sono a mia insaputa e lui se n’è accorto prima di me.
Come vorrei che avesse ragione anche stavolta!
(...almeno stavolta...)


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