Sola andata

Sola andata

venerdì 8 marzo 2019

Un buon giorno comincia presto. A volte dalla sera precedente. (Sulla riconoscenza)

Ho fatto proprio bene. Mentre scrivo sono nella mia biblioteca prediletta, quella in zona Calvairate vicino al mio ufficio. Non sono ancora neppure le dieci del mattino e io sono reduce dalla prima lezione di yoga della mia vita e da una corsetta con il gruppo della Lierac nel posto più figo di Milano e sotto un sole già luminoso che pare promettere una giornata scintillante. Ho preso uno dei miei giorni di ferie random e, incurante dello sciopero dei mezzi, sono uscita di casa alle sei e un quarto con la stessa energia di chi ha dormito per nove ore e con addosso una strana e immotivata euforia. In fondo perchè la gioia dovrebbe avere sempre un fondamento? Le sue ragioni sono in se stessa e questo l'ho imparato persino prima dello yoga.

Alle 7:30, dopo aver salutato delle amiche che non vedevo da tempo ero su un tappetino a misurarmi con esercizi di allungamento e posizioni in preghiera, con una musica soave in sottofondo e una maestra bella ed eterea che mi pareva una madonnina venuta a portare la grazia a noi poveri profani della spiritualità. Per me, che mi sento vocata da sempre solo al sacrifico, al castigo e alla punizione, tanto che cominciare bene la giornata significa sollevare pesi e fare saltelli spaccacuore per 30 minuti, scoprire che esista un inizio fatto di dolcezza e movimenti lenti è stata una vera rivoluzione copernicana. Dopo questa estasi mistica siamo usciti tutti a correre in piazza Gae Aulenti, incrociando persone ben vestite che andavano spedite al lavoro, alcune alle prese con la prima sigaretta della giornata, altre con lo smarrimento tipico di chi comincia solo in quel momento a carburare. E mi è sembrato tutto cosi bello e strano e interessante. E giusto.

Al rientro ci hanno offerto una tisana detox, della frutta secca e un cioccolatino. e ci hanno detto grazie, che è stato bello e ci hanno augurato buon lavoro. Ma io ho preso un giorno di ferie e così ho passeggiato con tutta calma fino alla metro. Lo sciopero ancora non crea disagio, il sole è già alto, le
endorfine sono ancora in circolo, io ripenso al seminario di ieri e a quanto è bravo, bello e giovane Andrea. E poi penso a quanto siano divertenti i miei amici. E a quanto è bella Milano.

Oggi ho scoperto lo yoga e credo sia stata una vera sorpresa. Dice che sia una pratica capace di sviluppare in noi il senso di gratitudine e di riconoscenza per tutto quello che ci offre la vita. Può darsi e in fondo che importa sapere quale fonte abbia davvero l'attitudine positiva verso le cose. E' solo metà mattina e fino ad ora ha funzionato perfettamente. O forse è solo che fa proprio bene alzarsi tanto presto, chiedersi come muoversi al meglio e che passo tenere. Oppure, semplicemente, avere buoni ricordi della sera precedente e avere voglia di continuare a pensarci e rifletterci e godere di quelle suggestioni. Mah, che importa. Basta che funzioni cosi bene ancora almeno per un altro po'.
Namaste a tutti! Uh, ma ancora di più a tutte noi :-)

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