Sola andata

Sola andata

domenica 7 aprile 2019

È solo una fredda domenica di Aprile

È una brutta giornata. Sono all’ingresso di un cinema che non ha ancora aperto. Non sono neppure le due e mezza, pioviggina e fa freddo. Ho trascorso la mattina in casa tra un cartone della ghibli e le puntate sempre amatissime di vita da strega. Ora vedrò “Noi” e poi spero di trovare una buona pizzeria. Il mio Garmin mi dice che ho percorso cinque kilometri e trecento metri a piedi e così mi sono ricordata che non ho partecipato neppure quest’anno alla Milano marathon. Corro da tutta la vita ed è da tutta la vita che odio correre: ormai dovrei accettare il fatto che quel momento di estasi che raggiunge il runner, quando diventa abbastanza allenato e consapevole, io non lo proverò mai. Non è mai stato il mio sport e forse non potrò mai perdonarmi il fatto che avrei potuto investire i miei sforzi di tutti questi anni in qualcosa di divertente. A pensarci bene potrei estendere questa osservazione un po’ a tutta la mia vita senza poter sapere mai come sarebbe andata.

Ho un freddo cane. Qui in viale degli Abruzzi non c’è quasi anima viva e io credo di non aver ancora detto una parola, da stamattina, forse giusto qualcosa mentre parlo da sola senza rendermene conto. Non so neppure di preciso di cosa parli il film che sto per vedere. So soltanto che Andrea lo ha consigliato e che io mi fido di lui. Fino ad ora non mi sono sbagliata, sebbene con gli anni mi sia resa conto che quando ho avuto ragione o torto non è mai stato per sempre in entrambi i casi. Intanto, per ora, so per certo che fidarmi di lui è giusto.

Cominciano ad arrivare dei bambini un po’ chiassosi e io mi rendo conto che è una cosa bella anche non avere alcuna responsabilità, stare zitta tutto il giorno, non correre la Milano marathon senza sentirsi in colpa e cimentarsi nella visione di un horror sapendo che se non ti fidassi di chi te lo ha consigliato non lo avresti mai considerato. Ma alla fine ho imparato che scegliere sia uno sforzo sopravvalutato. Subire gli eventi non è necessariamente una modalità peggiorativa dell’esistenza. Può essere una gran fortuna, soprattutto quando si è data ampia prova di non essere dei campioni delle scelte ottimali.

Mamma mia quanti bambini! Che baccano. Meno male che tra qualche minuto il cinema apre e loro andranno tutti nell’altra sala.
Sono proprio fortunata 

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