Sola andata

Sola andata

venerdì 3 novembre 2017

uno di questi oggi, anzi due

Ormai è una delle cose del mattino che aspetto con una certa trepidazione. Ma solo da poco, fino a poco tempo era una faccenda che mi immalinconiva o un pretesto per autocritiche fin troppo severe. Adesso no, adesso la notifica dei miei ricordi, pure di quelli risalenti ad otto anni fa, è un appuntamento che prendo sul serio perché mi restituisce non soltanto foto, pensieri un po' scemi accoppiati a considerazioni che trovavo rilevanti o i post di questo sgangherato diario di bordo...mi piace soprattutto perché mi riporta a stati d'animo precisi, che solo raramente proverei con la stessa intensità o per le stesse motivazioni col semplice sforzo di memoria volontaria e posso garantire che certe volte questa è una cosa davvero spiazzante. Oggi per esempio mi sono ritrovata in una foto del 2009, scattata a Pozzuoli da una persona a cui ho voluto molto bene, con cui credo di non aver mai litigato ma dalla quale ad un certo punto la vita mi ha allontanato. Credo che sia una cosa bella, perché quella foto mi piace tuttora molto, io non ero in posa e quella giornata me la ricordo ancora per quella temperatura mite, la bella luce, una conversazione rilassata e buffa. L'ho riportata volentieri sul profilo di oggi.

Invece non ho riportato il post che scrissi, proprio in questo giorno ma un anno fa, su questo blog. Pure quello mi è sembrato molto divertente (credo sia una forma poco onorevole di vanità rileggere le mie fesserie con compiacimento, ma ammetto che qualche volta ne provo gusto): parlavo di come interpreto la mia vita domestica, dello strano loop in cui scado in certe dinamiche dei rapporti umani e di come in fondo mi ritrovi mio malgrado ad essere un dato statistico poco rappresentativo per una qualsiasi categoria. Avevo un ricordo netto di quel giorno e di come in realtà mi sentivo piuttosto triste. Novembre scorso è stato un mese molto difficile per me, ma ora che ci penso è da allora che non ho più pianto. Certi ritorni al passato sono una specie di ripresa di vaccino, mi aiutano a ricordare della bellezza di sentimenti "piani"  e di contro della tossicità di quelli troppo forti che rilasciano solo sensazioni malate, ricordi tristi e paura di ricadere in certe trappole emotive assolutamente da evitare. In mezzo c'ho trovato le mie solite carambole lessicali, battute di cui potrei anche scusarmi, articoli che trovavo utili fotografie di un'epoca...il passato rivissuto con le bricioline lasciate così, un po' in modo istintivo e in parte con intento metodico, mi piace e mi interessa.

Poi sono ritornata ancora a quella vecchia foto di Pozzuoli e ho riletto quel vecchio post pieno di troppi fatti miei e ho pensato che alla fine a me non dispiacciono le cose che finiscono ma, più semplicemente, quelle cominciate male. Sapere che c'è qualcuno/qualcosa che me lo ricordi tutti gli anni comincia a farmi davvero piacere.

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