sabato 13 ottobre 2018

Chi ti ha dato le date? Io non me le ricordo. Ma in fondo neppure le dimentico

Credo che non mi sia mai successo prima e la cosa mi ha colpito molto. E non perché sia una a cui non sfugga mai nulla. Anzi. Di base vivo in un mio personalissimo mondo fatto di convinzioni ragionevoli ma sulle quali formulo spesso ipotesi fantasiose e ingenue a cui mi aggrappo fino a severe prove contrarie. Mi piace così: non credo che l’ingenuità sia assenza di intelligenza ma proprio il contrario.
Mi è “semplicemente” successo di dimenticare il mio pranzo per il lavoro e rendermene conto soltanto al momento di consumarlo. Sembra poca cosa, ma per me che tengo così tanto a quel rituale, fatto di elaborazione attenta, suddivisione per contenitori e preparazione accurata della mia mitica borsa delle meraviglie gastronomiche, è mancanza non da poco. È come se con questa dimenticanza avessi prestato meno attenzione a me stessa. Magari  non è neppure un male. Chissà. Forse sto inconsapevolmente tentando di rompere degli automatismi che credevo fondamentali solo perché consueti e perché pensare a delle alternative può essere spesso faticoso e rischioso. Può essere che mi stia dicendo di smettere di fare, pensare, programmare sempre le stesse cose.

Se mi chiedi quale sia il mio film italiano preferito e pretendi una risposta a bruciapelo è molto probabile che io ti risponda “Bianca” o al massimo “Ecce bombo” perché Moretti è il regista che ha maggiormente segnato tutta la mia “competenza” emotiva e ideologica. Per me è scontato che sia un suo prodotto intellettuale a costituire un mio caposaldo. Bianca è il film che ho visto più volte nella vita, potrei citare ogni battuta a memoria. Eppure, se ci penso bene e provo a dare una risposta più sentita, e meglio ponderata, probabilmente risponderei “c’eravamao tanto amati” o “la terrazza”. Si, credo che Moretti sarebbe la mia risposta di pancia e di cuore, ma Scola la mia risposta definitiva di cervello, oltre che di cuore. Pure quando penso a quando è stato che ho avuto percezione di un vero amore mi torna sempre in mente una sua intervista in cui parlava di De Sica. Mai dimenticherò la commozione e l’intensità del suo sguardo mentre era intento a ricordare film ed episodi del regista che più di tutti ne ha condizionato la poetica e l’immaginario,. O quando penso a quella volta che, raccontando di Troisi, usò un’espressione che a me parve un ossimoro parlando di quella sua “intelligenza dei sentimenti”. Non c’avevo mai pensato davvero, ma il mio regista è prima Scola (e subito dopo Moretti).

Forse anche a questo può aiutare accantonare le cose che sentiamo troppo parte di noi stessi: per aiutarci a pensare ad altro e fare spazio a ciò che ci sfuggiva perché eravamo troppo concentrati su quello che già sappiamo benissimo o che abbiamo deciso ci convinca già abbastanza. Vai a sapere...

Stamattina, mentre mettevo un po’ in ordine le mie carte sparse, ho trovato un piccolo biglietto con sopra scritto “date importanti da ricordare 2018”. Non c’è ancora annotato nulla e siamo già a metà ottobre. Credo di aver sorriso come quando mi imbatto nelle liste dei buoni propositi o nell’oroscopo per il nuovo anno quando dice che il mio segno trionferà.
Ma è proprio così importante avere qualcosa da ricordare? Osservo le righe di quel biglietto senza annotazioni e mi sembrano delle occasioni perdute, degli equivoci scampati, delle esperienze ancora tutte da capire. E poi guardo i giorni ancora da venire, quelle righe su cui non ho ancora nessun diritto di parola. E penso che non ha importanza, che d’ora in avanti troverò più interessanti le cose che “deciderò” di dimenticare, o di tenere momentaneamente accantonate, cosi che ricordi nuovi trovino posto da soli, senza la necessità di essere annotati da nessuna parte. Proprio come le parole di Scola, come i film belli assieme a quelli necessari, come un pasto buono dimenticato per poi essere gustato meglio solo qualche ora dopo, nella quiete di un giorno qualsiasi ormai concluso. Forse non da ricordare. Eppure a suo modo indimenticabile

Nessun commento:

Posta un commento

Ricomincio da più o meno chissà

  Primi tre mesi andati. Non che questo voglia dire chissà cosa, ma almeno l’inverno è superato, i prossimi obiettivi sembrano prendere form...