Sola andata

Sola andata

mercoledì 26 agosto 2015

E tu? Di che manie vivi?

Quello di spegnere la sveglia e continuare a dormire è una cosa che mai mi ero sognata di fare neppure quando al mio attivo avevo pochissime ore di sonno. Le 4:55 sono il mio start di un tempo esattamente contingentato per mettere la tazza di acqua nel microonde per il nescafe, mettere le scarpette,traumatizzarmi con acqua gelata sul viso e saltare sulla cyclette o andare a correre intorno al quartiere. Inaugurare intanto il buongiorno con i miei programmi radiofonici prediletti e infine una doccia che, è la pura verità, ho imparato a fare gelata pure in inverno perché l'acqua calda fa male alla pelle.

Stamattina invece, in un gesto che considero estremamente rivoluzionario, ho spento la sveglia e me ne sono stata stesa sul divano, perché ieri manco di traslocare sul letto ho avuto la forza. Neppure di mettermi il pigiamino a dirla tutta. Non mi sono esattamente riaddormentata, però ero abbastanza poco lucida da rimanere abbracciata al cuscino come un koala a sognare di rimanere in quella posizione da cucciolo in allattamento almeno fino alle 6:30.
Invece mi sono alzata con tanto senso di colpa alle 5:20, ma mi sono concessa il tempo di farmi il caffè con la moka, invece della corsa ho fatto sollevamento pesi, e invece della doccia gelata ne ho fatta una tiepida. Sono uscita di casa alle 7:00 invece delle consuete 6:30...e inspiegabilmente nessuno è venuto ad arrestarmi!

Non mi definirei esattamente un'abitudinaria ossessiva, però credo di avere un problema oggettivo con l'inizio di giornata: sono ingabbiata in schemi da cui ho il terrore di schiodarmi ma che mi risulta sempre più difficile sostenere in modo impeccabile...
In realtà ci sarebbe pure la questione che mai entrerei in un cinema dove sono già iniziati i titoli di testa. Ma su questo so per certo di non essere sola. E poi ci sono le "Pilot", le uniche penne con cui
facevo gli scritti agli esami, e poi c'è lo sportello 12, l'unico al quale posso svolgere la mia attività al pubblico...

D'altra parte sono certissima che tutti ma proprio tutti abbiamo delle stranezze o piccole grandi manie da cui non riusciamo a schiodarci. Per esempio conosco una persona che non può pensare di vivere senza il burro cacao per le labbra. Ne compra in quantità industriali, deve averne moltissimo in tutti gli angoli di casa. Mi ha raccontato che una volta era in vacanza e si è alzata dal letto ed è uscita in piena notte a cercare una farmacia che gliene vendesse qualche stick. Rimasi molto stupita da questa cosa. Ma in fondo perché?

Le manie sono degli strani tarli che prescindono da un vero modo di essere antropologicamente spiegabile, non si tratta di vizi o atteggiamenti conseguenti a eventi particolari, non sono reazioni a
stimoli particolari. Sono delle note caratterizzanti di cui spesso è impossibile o inutile fornire una
spiegazione. Vai a capire se sono patologiche o no.
 Intanto a me quella mezz'ora "fuorilegge" di stamattina, avvinghiata al cuscino, col caffè preso lentamente e con i tempi tutti sballati, è tanto piaciuta. Ma non mi si chieda mai di entrare in un cinema in ritardo.
Quando è troppo è troppo.


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