Sola andata

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sabato 1 agosto 2015

Frammenti emotivi. Dal blob alla brace...

Se uno ci pensa fa una certa impressione. Quando faccio lo "scroll" di Facebook mi sottopongo ad un'altalena emotiva del tutto fuori controllo. Passo dalle freddure per zitellone inacidite, al bimbo arso vivo in Palestina, al baratto amministrativo, al concerto indie in un sottoscala di provincia molisana, ai gattini come se piovesse, all'atleta rimasta paralizzata per un salto in alto sbagliato...non lo so il cervello che tipo di elaborazione compia nella ricezione di salti emotivi così eterogenei e sui quali ci si sofferma per lo più per frazioni di secondo. Una roba simile succede a "Blob", ma in realtà in quel caso la casualità è solo apparente, perché in quella sorta di calderone onnivoro di frammenti televisivi c'è un preciso lavoro autoriale che guida gli stati emotivi in modo studiato. Per cui non saprei dire se il cervello dia proprio le stesse risposte.E chi lo sa se questa specie di anestesia della sensibilità non passi per il modo così veloce con cui passiamo dalla tragedia alla commedia senza che questo passaggio si possa avvertire con precisione.

Perché dico questo? Io volevo dire un'altra cosa. Assai più terra terra ma che mi ha fatto passare dalla pace all'infarto in un nano secondo. È successo dieci minuti fa, mentre ero rilassatissisma e intenta a preparare le melanzane a funghetto. Ad un tratto, e per circa venti secondi ho combattuto con un incendio ai fornelli. Stavolta non per la pentola a pressione che mispruzzava ceci in ogni direzione, ma per la padella con l'olio bollente e i San Marzano forse troppo acquosi. Panico totale, una fiamma gigantesca che non riuscivo a spegnere. E poi all'improvviso tutto si è spento. Dalla tragedia alla commedia in meno di un minuto. Ma questo passaggio credo che mi sia stato veramente chiaro. Mi è bastato alzarmi e fare qualcosa. Magari lontano da uno schermo

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