Sola andata

Sola andata

giovedì 20 agosto 2015

la rimanenza intelligente (...o meno scema che può)

Questa estate mi sembra essere velocissima. Neppure un giorno di vacanza eppure mi pare che stia volando. Forse perché Milano è piena, di persone rilassate e di cose da fare, di luce e di una vitalità che ultimamente avevo l'impressione che stesse perdendo. Francamente non credo di essermi sbagliata su quanto pensavo e tuttora penso di Expo: secondo me rimane una colossale bufala che ha completamente stravolto il suo pur nobilissimo tema originario. Ci sono stata e non mi ha restituito alcun tipo di incanto o messaggio particolare. È una grossa fiera, costata uno sproposito tra scandali e progetti snaturati o realizzati solo in minima parte, che può valere una passeggiata ma che poco offre in termini di lettura del mondo attuale e futuro.
Però Expo ha secondo me il grande merito di aver generato delle insospettabili "esternalità positive" soprattutto nei volti di chi vive la città e la percorre. È solo una percezione, ma io la sento molto forte e chiara.

La sento pure quando entro al lavoro e sono contenta del mio ufficio vuoto e tranquillo, dove finalmente sono riuscita mettermi in pari con le pratiche perché il telefono non suona mai e nessun imprevisto sorge per interrompere quello che sto facendo. Lo sento quando rientrando a casa a piedi non c'è traffico e la solita aria irrespirabile , quando trovo tutti i negozi aperti ma non c'è la fila lunga un chilometro, quando vado a cinema e il mio posto preferito non è stato ancora occupato. La sento da quando non ho più rimpianti o mancanze, da quando so di aver fatto tutto quello che potevo e che non ho più voglia di aspettare nessuno.

Forse sto solo meglio io, nel senso che può essere vacanza anche semplicemente rimanere dove si è sempre stati a fare sempre le stesse cose, ma con uno spirito completamente diverso. E non direi che è una faccenda che ha precisamente a che fare col riposo. In realtà io credo di essere stanchissima. Riguarda piuttosto l'approccio, il decidere di fare quelle stesse cose "aspirandole" ed "espirandole" secondo ritmi che sono i miei.

In questo aiuta l'estate, aiutano i volti nuovi della gente, aiuta un ufficio vuoto.
Poi a Settembre si vedrà. Per sicurezza ho comprato una Smartbox per un week end in una spa...io di settembre, ottobre, novembre, dicembre mica mi fido...


1 commento:

  1. Basterebbe veramente rallentare i ritmi, non sentirsi oppressi dall'ansia o dai sensi di colpa dovuti alla sensazione di non fare mai abbastanza, ritagliarsi dei propri spazi, per sentirsi quasi in vacanza. Comprendo benissimo il tuo stato d'animo, in una megalopoli come Milano, protagonista di un evento che definirei quasi travolgente, una vita a misura d'uomo diventa difficile.

    RispondiElimina