Sola andata

Sola andata

venerdì 27 maggio 2016

dal nuovo mondo al vecchio immondo senza passare alla storia

Quando certi fenomeni appaiono fortemente controintuitivi, irragionevoli, persino grotteschi e inspiegabili, la regola aurea del metodo scientifico afferma che bisogna compiere uno sforzo di indagine e di analisi per codificare e provare a capire le ragioni di certa evidenza dei fatti.
Trump è il più temibile avversario della Clinton. Ad oggi potrebbe ancora addirittura vincere. Questo stranissimo uomo, che ha ereditato un patrimonio sterminato, che poi ha sciupato e poi di nuovo recuperato grazie ad agganci mafiosi e gigantesche operazioni finanziarie esercitate sempre sul crinale della legalità . Personaggio grossolano, razzista, isolazionista, populista, maschilista...che i sondaggi danno in ascesa continua.
Il mio non evolutissimo schema di pensiero non si costringerebbe a troppe elaborazioni per concludere che è impossibile che un simile individuo possa avere anche una minima chance. I fatti però mi danno torto marcio. Trump piace e parecchio. Piace proprio perché non ha alcuna intelligenza politica, ha quella della massa, altrimenti detta populismo. Chi lo ha conosciuto dice che è un uomo che nota tutto, attento, scaltrissimo e furbissimo. L'America di oggi, ingenua come sempre ma fiaccata dalla crisi e non attrezzata a gestirla, credo che sia facilmente intellegibile da persone come lui e pure per questo certe volte mi chiedo quanto sia giusto che l'uomo più potente della terra sia elegibbile solo dagli americani e non anche dal resto del mondo che è ugualmente condizionato da tutto quello che si decide in quella specie di gigantesco luna park decadente. Ma poi penso che forse il risultato non sarebbe necessariamente molto diverso. Questa America sarebbe forse, ancora una volta, il migliore indicatore di ogni tendenza...c'è un piccolo Trump in ogni angolo di mondo. E mi viene da pensare che in terra mia lo sappiamo assai bene

Io sono abbastanza contenta di non essere molto ossessionata dal futuro come mi succedeva fino a qualche anno fa. È che non mi interessa più. Non ho strumenti né risorse per pensare di cambiare il mondo, mi limito a provare a capire meglio che posso le cose che accadono o di immaginare scenari del tutto differenti senza la pretesa di vederli pure realizzati. Ho smesso di fare progetti di lungo termine o di pretendere di lasciare tracce indelebili del mio passaggio quaggiù. Sono diventata fatalista e ho compreso il valore dell'accettazione dopo alcune speranze disattese, non ho smesso di sognare l'incontro del destino in nome del quale sono convinta che non avrei null'altro a pretendere. Tutto qui. Non mi definirei certo una donna ammantata da eroico furore. Direi piuttosto che ho frequentato un corso di rassegnazione avanzato col quale ho creato il mio guscio al cui interno mi muovo senza rompere niente.
E così ho pensato che tutto questo potrebbe non bastare, che forse abbassare così tanto la soglia delle ambizioni, della rabbia, la morte delle utopie che fanno immaginare mondi finalmente diversi può essere molto pericoloso.

Il populismo è figlio di un individualismo indotto, di rassegnazione, della pacificazione in un tempo che non è quello giusto.
Mi sono improvvisamente resa conto che io stessa, mio malgrado, sono il frutto di questo strano corto circuito per il quale non potrei mai votare Trump...che intanto forse arriva a vincere grazie a un mondo che è diventato più o meno come me... E allora ho deciso che voglio sognare in grande fin da subito. FORZA BERNIE!!!!!!! ...Sennò che utopia sarebbe!?!? :D



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