Sola andata

Sola andata

sabato 21 maggio 2016

Ho ricordi da condividere...senza esserne d'accordo

Come è strana questa cosa che Facebook mi ricorda a cosa pensavo, in questo stesso giorno, l'anno scorso, due,tre quattro anni fa...pensieri volanti, episodi precisi, stati d'animo, battute a bruciapelo, notizie che poi hanno fatto epoca. Tutto un archivio che riemerge anche senza richiesta, che ci inchioda o ci allieta ai ricordi di un passato anche non recente. Non lo so se mi piace, ma quando si presenta la pagina dei ricordi da condividere io non posso fare a meno di aprire e scorrere tutto quello che appare. Luoghi in cui sono stata, rapporti che sono diventati nulla o altro da quello che prospettavano, reazioni di pancia, i miei vecchi post di questo blog. Una strana altalena tra cambiamenti radicali e immobilismo emotivo ed esistenziale. Una cosa con cui non avevo mai davvero fatto i conti. È come tenermi sempre sotto osservazione, avvertire evoluzioni e involuzioni, riconoscermi, provare a perdonarmi e poi rendermi conto che non ho poi cosi tante colpe se non qualche eccesso di ingenuità, qualche gesto impulsivo, un umore un po' troppo altalenante che però quasi mai danneggia altri oltre me.
Manco a dirlo nel mio archivio storico autobiografico ci sta la ricerca perenne dell'incontro definitivo, con quelle mie assurde pretese emotive che non riesco mai ad abbassare, ci sono le comprensibili delusioni, gli slanci eccessivi sgonfiati presto da una realtà che mi dà sempre risposte sbagliate. Ci sta la presa di coscienza e il tentativo di riazzerare tutto e fare come se nulla fosse mai stato (perché di fatto nulla è mai stato delle mie frequentazioni da allora ad oggi).
Ci sta il mio rapporto conflittuale con Milano, città nella quale ho il privilegio di essere capitata e lontana dalla quale ormai potrei vivere parecchio male.
I ricordi che riafforano da questo strano libro autobiografico virtuale hanno di bello e di orrendo che non possono essere edulcorati da una memoria che va a braccetto con la fantasia, che è un'operazione che si fa spesso quando si fa fatica a tornare a un passato che deposita i fatti nostri più spiacevoli. Quelle cose le abbiamo scritte noi, a caldo, con l'emotività immediata che è così facile trasferire in uno strumento come questo. Siamo noi. Ci sta poco da fare.
Io oggi ho dei ricordi da condividere. Un anno fa mi dice che ho scritto una cosa su questo blog. Due anni fa ero in un posto tanto lontano da casa mia in un arci dove facevano story telling. Ero sola e pioveva. Tre anni fa giocavo con le parole credendo di fare la simpatica. Poi sono uscite le foto del matrimonio di mia cugina e io ero tanto contenta per lei.

Io oggi, e poi domani e poi ancora e ancora ho dei ricordi da condividere. Ma molti di questi non li condivido affatto. Li contesto con tale disappunto che proporrei una funzione "ricordi indesiderati" come certa posta che non merita neppure di passare per il cestino, per quanto ingombra inutilmente la memoria. 

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