Sola andata

Sola andata

martedì 7 febbraio 2017

Ricordami di me, questa sera che non ho da disfare

Ad un certo punto succede davvero e contro ogni tua più agognata aspettativa. Quando mi rendo conto che sta capitando pure a me, magari proprio mentre non ci credo più, un po' mi stranisco e mi chiedo quanto durerà e un po' mi sento meno sensibile e ispirata. Scrivo di meno, sorrido e parlo di più, mi alzo senza pesi sul cuore ma ascolto meno musica e mi commuovo di meno. Ma che importa...sto così tanto meglio!
Come credo capiti a molti nella vita, succede di star male, di soffrire per motivi più o meno fondati e di non sapere cosa inventarsi per stare meglio. A me per la verità non troppo spesso, direi tre volte in tutto e le altre due è stato molto peggio di adesso. Sono stata male per banalissime questioni di cuore che andavano sempre a braccetto con quelle di autostima irrisolte, accanto a scelte di vita poco convinte, una vulnerabilità esistenziale non meglio precisata, obiettivi non raggiunti...
Ricordo quelle fasi della mia vita con molta tenerezza e mi chiedo sempre se ne sono venuta fuori semplicemente perché il tempo ha un naturale effetto distensivo a dispetto di me e da come desidero affrancarmi dal dolore, oppure era quello il mio terreno fertile per scoprire tutte le mie risorse interne per conoscermi, capire e attivarmi per uscire dal mio pantano. Forse hanno lavorato in sinergia, ma alla fine che importa se ne sono uscita e mi sono sentita più forte di prima.

Oggi fb mi ha restituito un intero album fotografico del 2009 e io ho fatto una cosa che disprezzo negli altri che mettono i like ai loro stessi post: mi sono piaciute tantissime mie foto di allora, quando gironzolavo per l'Inghilterra con una persona che adoravo per intelligenza profonda, arguzia, simpatia. Credo di non avergli mai sentito dire cose che non mi interessassero, mi sono ricordata di una gara di primi piatti italiani in una sfiziosa cucina inglese, di un pomeriggio intero stesi sul letto a raccontarci un miliardo di cose. Mi sono ricordata di un "buena vista social club" visto assieme sotto una montagna di coperte. E poi del giorno in cui tutto finì. E oggi, rivedendo quelle foto, ho scordato tutta la rabbia, il rancore, le lacrime, l'umiliazione per ciò che non è rimasto uguale a quelle foto...non eravamo nati per stare assieme per sempre. Eravamo giusti solo per quel periodo esatto e poi basta. Come avevo fatto a star male per una cosa cosi bella e perfetta proprio per quello che è stata e per il tempo che è durata?

È passato tanto tempo da quella volta e le ragioni per cui sono ripiombata in momenti difficili trovano  la loro motivazione in una condizione emotiva più disincantata di allora ma anche più mortificata e con un bagaglio meno corposo di ricordi e di significato. È una tristezza che si confronta col tempo che passa, con la difficoltà di trovare una brava persona con cui e per cui emozionarmi e, di contro, con il paradosso dell'immenso piacere di coltivare la mia solitudine fino in fondo.
Sia come sia, sono compiaciuta nel riconoscere questi ultimi giorni come più facili e portatori di sensazioni diverse dal più recente passato: il pensiero di cose che mi addolorano non è più un peso insopportabile sul cuore ma una semplice constatazione della realtà per quella che ha deciso di essere, perché non ho più nessuna voglia di inventarmi cose per forzare gli eventi, perché non ho più questa insensata voglia di piangere nei momenti più insospettabili della giornata. Perché non sono più arrabbiata per nulla. Perché va bene così e in qualsiasi altra maniera decida di essere, che tanto a me basta che siano già passati questi mesi e poi tutti questi anni e poi quel 2009 così bello e ormai così lontano, ma pur sempre così giusto e perfetto nella fuggevolezza di quello che è stato.

Chi lo sa se la pace di questa serata da "perché Sanremo è Sanremo" sia merito del tempo che cambia soltanto ciò che vuole lui, o dei miei sforzi di comprensione, della buona sorte di un periodo favorevole o di tutto questo assieme. Ma che mi importa. Io quando sto bene voglio solo una cosa davvero. Farci caso.

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