Sola andata

Sola andata

venerdì 23 settembre 2016

Che forza...con o senza

Lo sapevo che non ero a posto. Ormai riesco ad intuire bene se mi scorre abbastanza ferro nelle vene da poter regalare 420 ml del mio A negativo, oppure se sto attraversando quei periodi di stanchezza acuta da poco sonno, cambio di stagione, poca pressione...tutto troppo poco per potermi donare a qualcuno per fargli del bene....Ieri non mi reggevo neppure in piedi, nonostante avessi persino tentando di "falsare" il dato con uno dei miei integratori per podisti "arrivisti". Inutile insistere. Mi  ero persino premunita avvisando l'ufficio che se non avessi potuto donare non sarei rientrata e avrei tenuto il giorno libero attingendo dalle ferie. E così sono ritornata a casa, ho preparato un sacco di verdure, ho mangiato un sacco di frutta, ho letto un fumetto magnifico e mi sono detta che agli allenamenti di sabato e alla gara di domenica non sarei di certo mancata solo perché non ho molte forze.

Anche oggi pomeriggio, dopo il lavoro, sono corsa subito a casa a cercare di rimediare metodi efficaci di recupero delle forze. E quindi ancora tanta frutta e verdura, tantissimo yogurt e un molto consolatorio biscotto Mc vitie's. E poi divano e ancora fumetto. E niente, mi sento ancora fiacca, ho tanto sonno ma poi non riesco a dormire e credo che in periodi come questi non sia utile fare altro che fingere di assecondare questo processo di leggero letargo e di auspicabile risveglio, per poi fregarmene bellamente quando mi interessa di più correre anche stancandomi il triplo.

Credo che funzioni sempre così la motivazione.  Te ne freghi delle condizioni avverse, della testa che ti gira, che potresti concorrere con la Marini senza trucco per quanto ti senti a pezzi...ma poi se davvero vuoi fare una cosa, la fai.

Il problema semmai è un altro. Durante queste meravigliose occasioni di downshift, perché dovrei
motivarmi, perché dovrei forzarmi e piuttosto non rimanere spalmata sul mio generoso divano a godere come un riccio di Gazebo in prima serata, sorridere di un articolo sulle donne kamikaze dell'amore e succhiare liquirizia. Domani agli allenamenti ci vado e poi la cura di ferro la faccio. Però che bello, ogni tanto, non avere nessuna forza di fare niente di utile, produttivo o necessario.

Stasera neppure un piatto da lavare, perché neppure uno ne ho sporcato. Nulla. Stasera bene così. Ma del domani ho ogni certezza...







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