Sola andata

Sola andata

domenica 24 aprile 2016

Previsioni (impreviste) del tempo.

A Milano è una giornata di piena estate e il piacere di una domenica così illuminata è tanto maggiore se arriva a smentire previsioni meteo funeste a cui molti di noi si erano rassegnati pensando a clausura e faccende domestiche, magari ad assecondare il grigiore e la tristezza di un tipico week end autunnale. E invece ho passato la mia prima mattina senza cappotto tra la mia panchina "personale" che l'anno scorso ha gentilmente ospitato il mio sedere per interi pomeriggi d'estate, con libri, musica, il "fumo" e il profumo della frutta per sostenermi delle tante ore trascorse lì sopra.

E poi, sempre oggi,  ho percorso  i circa otto chilometri a piedi che mi separano dall'agenzia di viaggi dei soci coop. Sono due anni che non faccio un viaggio e oggi mi sono resa conto che sono troppi, che ho fatto male a far passare tanto tempo a sentirmi altrove senza muovermi. Credo di aver bisogno di dare ai miei occhi qualche scenario nuovo, di sentire profumi diversi, sento la mancanza persino di tutti i casini e dei tanti guai in cui ho il talento di cacciarmi pure durante il viaggio meglio pianificato al mondo. Che poi alla fine sono sempre quelle le cose che mi ricordo con più emozione e sulle quali sono capace di ridere sempre con lo stesso gusto pure a distanza di anni.
Ho preso in considerazione tre mete. Un tour per il Portogallo, uno per Mosca - San Pietroburgo e uno per il Giappone. Stranamente il costo è praticamente lo stesso per tutte e tre, per cui devo solo decidere quanta voglia tengo di massacrarmi di ore e ore di percorso di destinazione. Che bello. La sola idea mi accelera il battito cardiaco.

E poi, già che c'ero, ho fatto la spesa. Ho trovato una strenna natalizia della Sapori scontata del 74%. L'ho pagata 3 euro e dentro ci stavano: un pacco di cantucci alla mandorla, uno  di cantucci al cioccolato, un pacco di ricciarelli, un panforte, uno spumante...sono i preparativi per la mia festa "Natale in pod cast"...

E poi sono tornata in questa cuccia che è casa mia, oggi così piena di luce che me la rende più simpatica e vivibile che durante il lungo e umidissimo inverno. Ho cominciato a mettere tutto a posto, ho lavato il pavimento col nuovo detersivo all'eucalipto, ho messo via un po' delle tante coperte in giro, ma non tutte che non si sa mai, e intanto pensavo al fumetto di Andrea Pazienza che mi son portata da Napoli. Come tutte le cose che amo ne ritardo la fine perché poi dopo mi sento troppo sola. Tanto tra tre giorni mi arriva l'ultimo di Zerocalcare e Non sarò più così sguarnita.

Nel frigo ho della panna da montare. Volevo fare una bella torta, con almeno tre strati, con crema chantilly e cioccolata e decorarla con i numeri e le lettere al cioccolato fondente che ho comprato già da un po di tempo. Ma non ne ho più voglia e ora di quella panna non so più cosa farmene. Potrei montarla lo stesso e mescolarla col cioccolato fuso dell'uovo ancora da aprire e magari mettere tutto nel congelatore...magari ad onorare un altro Natale fuori stagione.

Sono soltanto le quattro del pomeriggio. E così ho pensato che forse quando il tempo è bello e tu non te lo aspettavi, ti viene voglia di usare il tuo di tempo in un altro modo, nuovo e inaspettato pure quello. A volte veramente "basta 'na jurnat''e sol"
(...Perdonate, se potete)







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