Sola andata

Sola andata

lunedì 4 aprile 2016

Scelte insindacabili

Avevo pianificato questa vacanza da un sacco di tempo. Mi piace moltissimo andarmene via dall'ufficio subito dopo le feste comandate. Credo che sia una specie di splendido paradosso quello di riuscire a moltiplicare il beneficio delle date da onorare proprio perchè non le si onora. E cosi appena sono tornati tutti al pieno regime delle loro attività, mentre io occupavo gli spazi di un ufficio semivuoto e a basso impatto produttivo, ho salutato tutti per farmi finalmente i fatti miei con i tempi totalmente anarchici che mi posso permettere e che per questo mi risultano molto più dilettevoli.

Questa premessa un po' gradassa mi serve per dire un paio di cose alle quali mi sono resa conto di tenere molto perché causa di forti dilemmi in passato.
Ho già avuto modo di dire un sacco di volte del mio rapporto di totale diffidenza verso i sindacati, realtà che apprezzo soltanto sulla carta e non per le persone che li rappresentano (la mia piccolissima esperienza per la questione estero e il parere, che ho trovato sbrigativo e persino un po' seccato della collega/sindacalista che all'epoca ebbe pure il mio voto, non è che un piccolissimo e insignificante esempio personale. In realtà purtroppo la mia idea è sempre stata questa).

Il 7 Aprile pare che ci sarà uno sciopero per rivendicare questioni fondamentali e, indipendentemente dal fatto che siano dei sindacati a promuoverlo, credo che stavolta avrebbe visto in piazza anche me.

Da quando lavoro ho scioperato una sola volta. Ero al mio primo impiego nella rossa Coop Adriatica, credevo ancora che lavorare in certe realtà avesse un significato, avevo sempre votato comunista...ed ero tanto entusiasta. Ho imparato troppo presto che l'ingenuità ti salva la vita solo fino a quando non scopri che era ingenuità se non addirittura meschina presa per i fondelli. Da allora giurai che non avrei mai più fatto un solo sciopero in tutta la mia vita lavorativa, neppure per giustissima causa. Tuttavia, per stemperare il senso di colpa da mancata partecipazione ad azioni di contrato dimostrative, ho adottato questa strategia: il denaro guadagnato in ogni mancato sciopero l'ho sempre destinato ad una causa "umanitaria". L'ultima volta per esempio è stato per il canile di Milano devastato dall'alluvione. Lo hanno riaperto due mesi più tardi e ho sentito la cosa come una conquista personale molto concreta. La volta precedente il mio bonifico da giornata lavorativa fu per i profughi della Palestina...ma temo che per là vedere dei risultati dovrò attendere ancora molto...

Ebbene sì, io non credo affatto nel valore dello sciopero per esprimere la propria voce e il proprio malcontento, credo che i sindacati facciano solo ed esclusivamente i propri interessi come tutte le lobby dall'impianto arcaico che si consolidano in questo Paese, credo che lo Stato ci guadagni molto da una giornata di lavoro non pagata, credo che il cosiddetto Sistema Italia risenta moltissimo dei disservizi creati dallo sciopero generando ancora più odio e disordine sociale - abbassando il benessere generale in modo irrimediabile, credo che bisognerebbe fare uno sforzo molto più serio per inventarsi una maniera più efficace per rivendicare pretese ragionevoli.
A farla breve, mi sono stancata di essere una persona di sinistra che non apprezza più niente del suo essere di sinistra.

Il 7 Aprile ci sarà uno sciopero. Ma io per fortuna sono in ferie. E, almeno per una volta, sono proprio contenta di non avere la colpa di fare la solita scelta giusta che tenta di farmi sentire sempre un po' più sbagliata di quelli che trovo sbagliati.
          

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