Sola andata

Sola andata

martedì 13 dicembre 2016

Abbagliami, oscura luce del mattino

Non immaginavo neanche che fosse possibile, un giorno, svegliarmi alle 7:30 piuttosto che alle 4:55 del mattino. E invece è successo. Ieri sono andata a letto molto presto perché avevo tanto freddo e non mi reggevo in piedi dalla stanchezza. Eppure non avevo fatto nulla di più di quello che sono solita fare in un normale lunedì di lavoro. Avevo fatto un lungo giro in centro, un po' di compere, ma nulla di più. E invece credo di aver dormito come un sasso per più di dieci ore. Dicono che il corpo certe volte invii dei segnali precisi a cui dobbiamo prestare attenzione. Forse ho davvero un gran bisogno di riposare bene. Intendo quel tipo di riposo che non è semplicemente ricaricarsi dalla stanchezza del giorno, ma proprio assorbire energia pulita, senza nessuna scoria da ripicche, equivoci, rancori, umiliazioni gratuite. Ma non so come si fa e quindi proseguo fino a quando troverò il rifornimento adatto.

Oggi per esempio è stata una bella giornata, come ahimè lo sono tutte quelle in cui sono a distanza di sicurezza dal mio ufficio. Ho fatto una bella corsa, ho mangiato un sacco di cose molto buone, ho visto un film delizioso con Kevin Spacey che si reincarna in un micio, ho riso spesso, ho ricevuto un sacco di auguri per il mio onomastico, ho visto il centro di Milano non troppo affollato e magnificamente illuminato. Sono di nuovo stanchissima come ieri a quest'ora e mi pare impensabile
avere l'occasione di dormire per altre dieci ore. Non ho voglia di abituarmici. Non credo che sia davvero utile dormire molto per ritrovare voglia e motivazione per fare le cose. A me piace rimanere desta per tante ore, accorgermi che sta albeggiando, mi piacciono i programmi antelucani alla radio e svegliarmi prima che lo facciano tutti gli altri. Mi pare di avere come un vantaggio competitivo che mi aiuta quantomeno a non rimanere indietro. Lo dico spesso, ma ci credo davvero quando dico che il sonno sia un concetto sopravvalutato.
È stato bello svegliarmi "tardi" stamattina, eppure ho come l'impressione di essermi persa le due ore e mezza più importanti della mia giornata. Quelle degli interrogativi su quello che accadrà nelle ore successive, delle cose da augurarmi che accadano e di quelle che spero di evitare. E non vale pensare che tanto me le posso vivere allungando la giornata nella serata. Non è la stessa cosa: a quest'ora è già accaduto tutto quello che doveva accadere, tra incontri, dialoghi, scenari. Di sera le cose si fanno indefinite e ingannevoli, o peggio ancora, sono ormai assodate. Io ho bisogno della luce naturale e crescente del giorno che nasce e non di quella artificiale e calante di quello che muore e, in quanto portatrice di un nome che è lo stesso della dea della luce, ritengo di saperne il giusto sull'argomento.

 Stasera rimetto la sveglia all'orario di sempre, provo a compattare tutti i sogni nelle poche ore di totale incoscienza che ho voglia di concedermi e come al solito carico la moka in modo da trovarla già pronta per il primo caffè di domani mattina. E se davvero vale quella intuizione formidabile della miss Rossella che "dopotutto domani è un altro giorno" allora io voglio che questa nuova storia cominci prima possibile, apprezzi la mia curiosità nei suoi confronti e provi a raccontarmi da subito qualcosa, qualunque cosa. Di tutto il resto "francamente me ne infischio". Buona notte brava...no mi correggo...Buona notte breve

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