Sola andata

Sola andata

giovedì 1 dicembre 2016

Hanno tutti ragione. Fino alla prova contraria del tempo

Sono stata presidente di seggio per un sacco di volte. L'ho sempre trovato molto divertente, tranne che per le amministrative in cui credo di aver sviluppato delle forme di aggressività che mi saranno utili solo quando mi troverò al cospetto di Ken il guerriero.
Stavolta farò la semplice scrutatrice e quindi studierò il mio osservatorio di votanti senza alcuna ansia. Ne registrerò i nomi ma anche i volti, la voglia di votare, i commenti, l'aria che tira. Se pure i miei compagni di squadra saranno giusti, sono sicura che mi divertirò. La scuola dove sono destinata è proprio quella fuori casa e poi io avrò pure due/tre giorni da recuperare al lavoro. Tutto molto bello.

 Io voterò no. Non sono sicura di sapere esattamente cosa significhi, visto che anche io appartengo a quella categoria di soggetti che si ritiene impropriamente interpellata su un tema così tecnico che è davvero arduo averne un'idea chiara. Io voto no perché Renzi ha una evidente attitudine  dispotico-accentratrice, non gli credo mai, non mi piacciono le persone di cui si circonda e non è un uomo inquadrabile in nessun orientamento politico che non sia riconducibile a quell'arcaica idea democristiana di cui non ci siamo mai liberati veramente. Per il resto, mi pare di capire che si vota sì o no per aree eterogenee di competenza. È come se ti offrissero di scegliere tra due piatti in cui in uno ci sta cioccolato e cavallette fritte ( e facciamo che rappresenta il si) e nell'altro una parmigiana fumante con uno scorpione arrosto (e facciamo che quello è il no). Tu vorresti scindere le pietanze e mangiare solo la parte che vuoi, ma non puoi farlo. Valgono solo i pacchetti completi. E i pacchetti completi alla fine rendono il tutto immangiabile.

Oggi è il compleanno di Woody Allen e Facebook mi ricorda che gli ho fatto gli auguri l'anno scorso e pure due anni fa. Spero di continuare all'infinito e di avere sempre film sull'ansia, le fragilità, il fatalismo e le paranoie esistenziali nelle quali tanto spesso mi sono specchiata e grazie alle quali riesco ancora a ridere di me. Mi ha ricordato pure altre cose accadute e che si sono evolute in quella maniera che ti chiedi come hai fatto a pensare che poteva andare in un altra maniera? E poi ho rivisto certi miei bellissimi viaggi e delle frasi sceme che stento a credere di aver inventato io. Ne succedono di cose che pensavi sepolte e dimenticate e all'improvviso riemergono su uno schermo come a dirti "guarda che quello che sei e il modo in cui ti senti puoi provare a decifrarlo così". Alcune immagini si fermano lì dove sono nate, altre seguono dei percorsi buffi o sorprendenti, fino a diventare tutt'altro dalle ipotesi iniziali. In fondo mi pare tutto giusto e inevitabile proprio nel modo in cui si è realizzato.

Dicembre a Milano è partito con una bella giornata di sole che ha reso molto gradevole la verifica esterna di stamattina. E poi ho vinto una costosa bottiglia di vino di cui in realtà non comprendo in pieno il valore, essendo io astemia e inesperta del settore. Che strano non apprezzare le cose solo perché non si ha la sensibilità sufficiente per stimarle o valutarne la portata.

Dormo ancora molto poco, sto ancora cercando un po' di pace, eppure oggi mi pare di aver sorriso spesso e per tanti motivi, ho mangiato una fetta di torta buonissima e sono felice che novembre sia finito e che dicembre sia l'ultimo mese di un anno appena "leggermente" severo.
Stasera c'è Nemo, un programma di cui sono innamorata. Però ho anche tanto tanto sonno. Sarei felice per entrambe le ragioni, ma vorrei che non stessero assieme.
 E così stasera riesco solo a pensare che il vero dramma della mia vita è che per me, alla fine, prevalgono sempre e solo le ragioni del "ni", quelle che nessuno mette ai voti e che quasi sempre dettano le leggi di un'esistenza intera...





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