Sola andata

Sola andata

venerdì 23 dicembre 2016

Del Natale mi piace che è quasi gennaio. Tra elogio della pazzia ed evoluzione della specie

- allora sei la nostra referente del team per il periodo natalizio? Bene perché noi ci saremo in questi giorni e sappiamo su chi contare
- si, ma soltanto perché sono rimasta soltanto io. Ah, lo sapete che da gennaio cambierò stanza e starò proprio di fronte a voi?
- dai che bello, così ci conosceremo meglio e ci raccontiamo le cose mentre pranziamo assieme.

Questa è stata la breve conversazione di oggi con le nuove leve del team, un ragazzo e una ragazza appena assunti con l'ultimo concorso. Sono gentili, belli ed educati. Mi hanno fermato in corridoio nel momento in cui avevo lavato i contenitori delle mie schiscette e così ho spiegato loro perché non vado mai in ferie come tutti i miei colleghi del sud, che in passato facevo dei bei viaggi e che mi piacerebbe ricominciare. Ad un certo punto è arrivato il terzo neo assunto del team e mi ha detto che nella sua classifica dei pazzi io sono al terzo posto. Mi sfuggono i requisiti di questa medaglia di bronzo, ma poi il collega anziano che mi conosce meglio ha detto che in realtà meriterei il primato...e io ho pensato che dovrei seriamente riconsiderare la percezione che ho di me stessa rispetto a quella che restituisco al prossimo nella mia più totale incoscienza.

Nel pomeriggio invece è venuto a trovarmi un collega che passerà il Natale esattamente come me ed è stato divertentissimo confrontare i nostri menù e le cose che abbiamo intenzione di fare senza rendere conto a nessuno. E non so perché ma questo mi ha fatto sentire meno in colpa per la mia misantropia natalizia.

E sempre oggi mi sono candidata per un altro degli strepitosi eventi che organizza Gianluca Nicoletti ogni inizio anno qui a Milano. Dopo la serata Pixar, quella su Picasso e la notte della barbie viventi, quest'anno l'evento riguarderà l'homo sapiens e così gli ho scritto che la mia evoluzione subirà un arresto se non dovessi rientrare tra i partecipanti. Nicoletti è uno dei miei pochissimi guru contemporanei, sono totalmente acritica verso ogni sua considerazione riferita a qualsivoglia tema. Gli altri sono Vasco, Moretti e Zerocalcare. E poi nessun altro. Mi ricordo di quando nel 2011 mi sollevò per quella sua teoria che le donne vanno prese in braccio per sollevarle, almeno per un istante, da tutto il peso del mondo. Come si fa a non amarlo!?!?

Oggi così, godendo della buona compagnia dei pochi rimasti, apprezzando due occhi azzurri che non avevo ancora notato, lavorando il giusto e sorridendo più della media. E pure se continuo ancora a leggere i post belli del blog lapersonagiusta, ormai da un po' di tempo mi piace di più soffermarmi sulla persona giusta che voglio diventare per me stessa. Che tanto, se sono fortunata, a gennaio incontrerò il mio "homo sapiens"...


Nessun commento:

Posta un commento