Sola andata

Sola andata

sabato 6 giugno 2015

Viva. In che senso? (No. Non è una guru-riflessione)

Fa  un caldo bestiale. Pure per me che nella vita desidero solo non avere freddo. Sono sicura che se misurassi la pressione in questo momento mi sentirei scientificamente in dovere di svenire.
Quando mi trovo in questa condizione mi piace sfidare la raccomandata posizione orizzontale e gambe all'aria sforzandomi di essere attiva. Mi metto a spolverare, taglio le zucchine, riposiziono i libri sugli scaffali per colore o per altezza. E così mi accorgo che la testa si fa leggera, la vista si appanna, le palpebre si chiudono lentamente. Praticamente come aver fumato una canna intera. Solo in quel momento mi metto sul divano e ascolto il cuore che fa uno sforzo aggiuntivo per non farmi perdere i sensi.
Ho imparato a non avere paura di questa faccenda. Non è una malattia, la controllo, so come va a finire e in generale capisco quando c'è davvero da temere. La spossatezza, accompagnata a quel vago senso di abbandono e di assenza ha a che fare con la perdita di se', col temporaneo alienarsi, con l'allucinzione "legale", col viaggio onirico pilotato dalla volontà. Insomma, se sto a casa questa strana condizione mi pare una roba più che accettabile. La definisco in modo un po' macabro, ma con la necessaria ironia del caso, esser viva in senso "letale"...

Se dura troppo a lungo è sufficiente una doccia fredda, una pedalata sulla cyclette, 10 gocce di Gutron e una bustina di multi vitaminico.

È bello sentirsi in diritto di non chiedere troppo a se stessi, assecondare i naturali meccanismi di reazione del proprio corpo per ritrovare una condizione ideale, avere percezione che pur essendo un tutt'uno tra corpo-anima-cervello ci siano dei canali di comunicazione tra loro in cui di volta in volta ciascuno può prevalere sull'altro per ritrovare nuove armonie.

Mentre scrivo mi gira ancora un po' la testa, ho pure un leggero formicolio alle gambe. Ma mi sento tanto bene. Forse è l'anima che sta prevalendo su corpo e cervello...o forse nessuno sta prevalendo sull'altro e hanno solo deciso di non occuparsi di me per un po'.
ancora qualche minuto e striscerò fino alla doccia gelata, a quel punto secondo i miei calcoli sarò in grado di stabilire quanto sarà valsa la pena ritornare così presto nel mondo dei vivi in senso "vitale".
E come al solito mi dirò che potevo pure aspettare ancora un po'.



1 commento:

  1. Forse hai consumato energie solo a ragionare. Credo che in casi come questi bisognerebbe coccolarsi,magari dormire o fare qualcosa di piacevole e tranquillo, leggere, guardare la televisione. Non essere troppo celebrali ma un po' svagati e ragionare tosto all'occasione, così fai vedere quanto sale c'è nella zucca!

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