Sola andata

Sola andata

martedì 5 febbraio 2019

Rientro alle cose mie

Appena rientrata a Milano. È tutto in ordine qui in casa, c'è ancora il profumo del nuovo detersivo con cui ho lavato i pavimenti prima di scendere dai miei. E poi silenzio e pace. Avrei voluto essere in tempo per la lezione di Scorsese e quando ho avvisato Andrea che non ci sarei stata lui mi ha detto che posso seguire le altre due lezioni rimanenti e che siccome sa che ci sarò anche per Lanthimos quelle due di Scorsese  me le regala. Non riesco a smettere di adorarlo. Passerà, ma spero più tardi possibile.
La mia settimana giù al sud è trascorsa in tutta serenità tra cose che avevo previsto, letture, film post corsi e soprattutto l’immensa gioia di rivedere vecchissimi amici a cui non ho mai smesso di voler bene e con cui confrontarmi. È stato un momento bellissimo. È così, ormai penso sempre più spesso ai fatti miei, alle cose che mi piace fare, in fondo sempre le stesse e senza particolari ambizioni. Penso al tempo che mi passa senza fare troppo rumore e che questo mi sta bene così. Penso che sono troppo fortunata, o perlomeno che mi pare di riconoscere una condizione che sento come vantaggiosa, senza sapere cosa potrei fare per sentirmi anche migliore. Forse è perché in realtà ho l’impressione di vivere in un mondo così sbagliato che in fondo valga starmene attorno al mio ombelico e poco più in là, penso che per fortuna non sono più innamorata, che ho trovato dei buoni amici, che non sono in collera con nessuno, neppure verso chi mi ha deluso ma del quale non sento più nessuna mancanza. Basta così poco. In altri momenti avrei pensato che non è per nulla sufficiente. Invece lo è. Mentre scrivo e mi compiaccio di così poco, c’è Bersani che dice cose vecchie, Scanzi che è sempre troppo logorroico, io che ripenso all’oceano di strafalcioni dei cinque stelle, all’odio gratuito di Salvini verso chi non ha difese...e mi pare tutto un inutile rumore di fondo che fa da tappeto ai miei sorrisi “meditativi” mentre guardo fuori, dal finestrino di Italo e sento  che non ho affanni che mi turbano, obiettivi mancati, aspirazioni tradite, amori non nati. E solo in minima parte accetto che la ragione sia che non riesca a guardare in faccia la realtà, oppure che me la racconti male. È che forse certe anestesie cominciano a funzionare, perché la sola vera maniera che ho di impegnarmi per essere una persona utile a qualcuno è proprio facendo pace con tutto quello che è stato desiderato e mai concesso, mentre mi tengo stretto stretto stretto quello che mi piace e che mi appartiene veramente. Uh! Ma stasera c’e Sanremo. A proposito di anestesia, realtà alterata, rumore di fondo...

3 commenti:

  1. Sorrisi "mediativi" o "meditativi"?

    Su Andrea proverei a verificare se sia un "regalatore" di corsi in generale o se i regali siano ad personam...

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  2. Ahahah, non so fino a che punto possa davvero permetterselo, visto che i suoi corsi sono molto frequentati e che sono in tanti a lavorarci sebbene sia lui il boss. Mi piace pensare che gli sia un po’ simpatica e che mi consideri una piacevole consuetudine 😇😊

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  3. I sorrisi erano meditativi. Correggo subito 😉

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