Sola andata

Sola andata

sabato 15 maggio 2021

P.S. Presto o tardi (in ogni caso...non è mai troppo)

 Questo tempo variabile mi sta uccidendo. A parte questo trascorro giorni che fatico a comprendere. Non riesco a trovare neppure un piccolissimo dettaglio del mio tempo sufficientemente degno di essere ricordato e messo per iscritto. E adesso che ci sto provando un senso di rammarico molto forte si impossessa del mio forzato ottimismo e ne fa coriandoli. Eppure ci provo a rendermi degna del grande privilegio di star bene e darmi degli obiettivi che ancora mi offrono qualche motivazione. Mi sento mancante. Forse mi ci sono abituata alle mancanze, o semplicemente mi sono rassegnata alla volatilità dei miei legami: in realtà credo che questo valga per tutti, pure quando faticano ad ammetterlo. Le distanze, anche quelle fisiche, separano e rendono deboli tutti affetti che non si coltivano. La prossimità è fondamentale perché uno sguardo, un abbraccio, la chimica dell’attrazione si consolidino anche a livello emotivo. Ma saperlo non mi aiuta molto.

L’altro ieri sono andata a correre dopo tanto tempo e ho scelto apposta di non portare musica. Me ne sono stata un’ora in perfetto silenzio nella campagna assolata del parco sud. Mi pareva di mettere piede nel mondo per la prima volta perché, se da un lato sono più anziana è pur vero che sono molto più forte di un tempo e più consapevole del mio corpo. Mi è sembrata una bella sorpresa che si è portata dietro le mille cose a cui riesco a pensare solo quando metto a dura prova i miei polmoni. La consapevolezza è sempre fatta di tempo e di fatica. Intuirla presto è un colpo di pura fortuna oppure, molto più spesso, una solenne cantonata.

Alla tele c’è un film romantico con Hilary Swank, con le sue irresistibili labbra carnosissime, e Lisa Kudrow che va in giro a chiedere a tutti gli uomini se sono single, gay e se hanno un lavoro. Se le risposte sono “congrue” lei li bacia e testa in questo modo le possibilità di riuscita di un ipotetico rapporto. Mi pare un metodo davvero molto efficace se ci penso bene. Dovrei provarciJ , anche solo per avere qualcosa di folle sa raccontarmi. E invece non ne ho nessuna voglia, come al solito. Di certo non quanto mi interessa tenere sotto controllo la mia casa, gestire i miei pasti e l’attività fisica, vedere film, provare a lavorare meglio che posso. E soprattutto non lasciarmi offendere da tutto quello che non posso controllare. Forse è questo il mio limite più grosso (unitamente alla totale assenza di ogni desiderio…), tanto che ceerte volte penso che la mia vera vocazione fosse l’ascetismo J

Alla tele, nel film di cui sopra, c’è uno che è morto giovane e che fa arrivare, post mortem, delle lettere alla moglie (la Swank di cui sopra) per aiutarla a guardare la vita con rinnovato entusiasmo, malgrado la sua assenza. Comodo. Uno che hai amato alla follia, ma che non puoi più avere, e che adesso ti aiuta ad amare tutto quello che ti resta al netto di lui. Lo voglio pure io. Mi pare una formula indovinata: se non puoi avere chi vuoi, fai almeno in modo che sia lui a stabilire cosa sia il meglio per te, anche se questo vuol dire vivere senza di lui. Adesso me lo segno e faccio così: darò il mio indirizzo a tutte le persone per cui perderò la testa, li rassicurerò che sono disposta a fare a meno di loro ma e che mi farò bastare come atto d’amore i loro suggerimenti su come riuscirci conservando la gioia. Mi pare un percorso logico ineccepibile.

Ora la Kudrow sta dicendo che ritiene di meritare il meglio, che per il momento però pare essere impegnato con le donne sbagliate, e per questo lei se ne resta sola. Io la trovo così ganza che può dire ciò che vuole. Per quanto mi riguarda,  credo di meritare ciò che mi porto nel cuore qualunque cosa io faccia: dallo spolverare, alle corse a perdifiato, alle cose che mi annoiano fino a quelle che mi appassionano e mi assorbono completamente. E non ho la minima idea di come e dove possa trovarlo.

P.S I love you (non è mai troppo tardi)

E’ questo il film che sta andando alla tv

P.S. qualche volta, invece, è soltanto troppo presto. Mi auguro 

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