Sola andata

Sola andata

sabato 2 novembre 2019

Di post in post (ex ante vs ex post)

Ogni tanto mi lascio tentare. Quando mi capita fingo di pentirmene e di ripetermi che non ha senso ripescare nel passato e costatare quanto, in questi anni, abbia riscritto le mie certezze senza mai ammettere che si trattasse di “incoerenza di convenienza”. Ho riletto un post dei primi di novembre nel quale dicevo di aver riletto un post di un anno prima e non potevo non ridere di questa mia ossessione per ciò  che è stato, anche perché non sono una malinconica, non vorrei tornare indietro neppure di un secondo per rivivere un momento già esistito o modificarne gli esiti. Invecchiare mi piace, e questo nonostante  mi ostini a vestire come una ragazzina, a trovare molto più interessanti quelli più giovani di me, anche se continuo a pensare che sono stata proprio come volevo essere solo nel breve tratto di esistenza in cui ho avuto trent’anni. Non è questo il punto. Io guardo al passato soltanto per capire perché sentivo le cose proprio in quella maniera, perché ho creduto così fermamente a certi miei stati d’animo, sentimenti, modi di pensare...e oggi, invece, quasi niente mi appare sensato.

Ho vissuto senza tv per otto anni senza mai avvertirne la mancanza e pensando che non sarebbe mai ritornata in casa mia. Non è stato così. Sono due anni che me la ritrovo in casa, eppure rimane accesa solo per blob o il venerdì sera per propaganda live Sono stata vegetariana per un numero incalcolabile di anni. Lo sono anche adesso, ma due o tre volte l’anno ho necessità di mangiare pesce altrimenti i miei valori non si sistemano. Ho adorato persone di cui pensavo di non volere, o potere, mai fare a meno e invece è successo che, pur non odiandole per nulla, non facciano più parte della mia vita e io sono ancora qui, addirittura tutta intera. Non ho rimpianti, non mi sento una banderuola solo perché ho cambiato punti di vista, sentimenti e sensazioni. Riesco a dare ragione di questi cambiamenti e credo che il punto sia proprio questo: alla fine riesci a darti una spiegazione del perché tutto doveva andare proprio così e mi pare che questo sia un modo proprio sano di evolversi. Poi ci sono pure i punti fermi che nella gara col tempo potrò, giocoforza, soltanto confermare. Per esempio so per certo
che sarei stata una cattiva madre e che in fondo sia stato un bene non aver avuto l’occasione di tentare di dimostrare il contrario. Ci sono questioni per cui l'esperienza può non costituire l’approccio dimostrativo più efficace.

Ho passato due giorni a fagocitare serie tv. Pure questo avevo giurato che non sarebbe mai successo, accompagnata sempre dalla convinzione che la sala sarebbe stata la mia sola modalità di fruizione di film e che le serie macinate su un tablet non avrebbero mai meritato le mie serate sul divano davanti alla piadina e alla mela già sbucciata. E invece è esattamente quello che faccio da poco più di un mese a questa parte. Del resto a cinema non faccio che dire di spegnere il telefono e di rammaricarmi per tutte le interruzioni indebite di emozioni da parte di un pubblico sempre meno composto. Lo ha detto pure Scorsese: i film si possono vedere ovunque, basta che siano belli. Mi salvo...ma con riserva stavolta.

È così, sono cambiata e lascio che tutto intorno a me lo faccia. Assecondo i tempi che forse la sanno
 più lunga di chiunque altro. Poi, nella sostanza, faccio le stesse cose, mi affeziono nella stessa
maniera e ho la mia solita maniera da emisfero destro dominante di ordinare i pensieri . È solo che prima se ne stavano ferme. Adesso si muovono. E mentre lo fanno passano da un post all’altro. E io, finché loro lo vorranno, ce le porterò.

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