Sola andata

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domenica 10 luglio 2022

Ho fatto in tempo. Lista fuori sincrono di fine vacanze…di mezza estate

 Eggià, direi che ormai le mie vacanze sono ormai concluse. In fondo mi fa piacere perché prima che partissi ero tremendamente stanca e il periodo del riposo e del distacco da quasi un anno di cose sempre uguali ma di cui sentivo ormai l’enorme peso era una necessità non procrastinabile. E poi avevo una specie di fretta: fretta di non subire l’ansia dell’ennesimo ciclo di contagi, delle partenze cancellate all’improvviso per carenza di personale, di cominciare le cose bellissime che ho poi effettivamente fatto. È stata una vacanza diversa, a suo modo specialissima, durata il giusto e piena di cose che amerò ricordare durante questo nuovo periodo di impegno e di ulteriore tassello di vita milanese. 

La domenica sera porta sempre con sè il senso della malinconia, ma per me stavolta ha il sapore di un pacificato bilancio di medio termine, quello che mi fa pensare a quello che mi è successo da poco e pure ai fatti di un bel po’ di tempo fa, a come è cambiato il mio sguardo e i miei affetti, a come le cose cambiano anche in modo spiacevole e che in fondo stare così lontana da dinamiche che non mi appartengono è una vera fortuna e, anzi, se c’è una cosa che ho capito proprio bene è che io da Milano non so stare lontana per troppo tempo. Riflettevo su questo proprio oggi pomeriggio, durante la mia lunghissima passeggiata sotto un sole deciso ma in fondo sopportabile grazie alla clemenza di un venticello costante e carezzevole. Ho pensato a tutto quello che ho fatto in tempo a fare, e a capire, giusto quell’attimo prima di un possibile errore o occasione persa e, sebbene non ami affatto fare le liste e gli elenchi, manco fossero dei trofei da allineare sullo scaffale più in vista, mentre camminavo mi piaceva mettere in fila un po’ del buono a cui attingo nei momenti di sconforto, come fosse una specie integratore di contentezza. E così la mia lista di “ho fatto in tempo” di questo scorcio d’anno è diventata più i meno questa.

Ho fatto in tempo 

A progettare una vacanza in cui potessi fare il bagno, prendere il sole e pure imparare a come si fa un podcast e conversare amabilmente con persone di cui ho una stima infinita. Ricevere i complimenti per come ho costruito una storia mi concilia col mondo, mi equilibra il metabolismo, mi fa crescere i capelli, mi cambia l’umore…ma cosa ci sta di più gratificante. Niente.

A recuperare tutte le stagioni di stranger things, rimproverandomi di essere stata così snob da non averne vista neanche una puntata negli anni precedenti. Chiedo scusa. È troppo bella e rischiavo di non accorgermene.

Ad entrare in contatto con persone (almeno tre) che avevano il covid e io non l’ho preso lo stesso. E no, non è il vaccino che ha funzionato. Nessuno mi convincerà del contrario tacciando stupidamente di essere contraria al vaccino. Ma sono troppo felice per toccare questa dolorosa pagina di questa sciocca visione

A scoprire che dormo benissimo col materasso per terra e aver subito provveduto a comprare un futon che diventerà la mia nuova formula di riposo d’ora in poi

A leggere la notizia che i single hanno superato le coppie con figli e provare la strana sensazione di non essere più io quella strana ma che il mondo stia cambiando in una maniera che io trovo sensata già da tanto tempo. Non è obbligatorio essere 60 milioni di italiani. E se il problema è come pagare le pensioni agli anziani potremmo potenziare l’accoglienza dal resto del mondo visto che siamo in piena crisi da sovrappopolazione unita a risorse troppo scarse per tutti…

A conoscere persone generose ma a dir poco bizzarre di cui non saprei quanto abbia meritato l’affetto e che spero di non aver offeso in alcun modo

Ad amare, e non solo in quanto percepita come necessaria ma proprio perché bella, la mia condizione di solitaria ormai poco incline al sentimentalismo. Quello che non è mio non lo sarà mai, indipendentemente dal volere di chiunque. Mi pare così semplice e risolutivo da rasentare la banalità 

A tornare a Milano giusto un secondo prima che mi mancasse da morire. Me lo devo ricordare più spesso, soprattutto quando penso che potrebbe valere la pena stare altrove. Non sarebbe vero.

Ora sono davvero pronta ad affrontare la mia riprese delle attività. A voi tutti buona estate. Beati voi. Ma pure beata me


1 commento:

  1. Bello scritto ,ma tutto è destinato a mutare se non a finire ,anch'io sono single ,e spero di non dover perdere mai l'autosufficienza ,ma il futuro e la prole,che io non ho ,certo oggi rischiano di diventare carne da macello

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