Sola andata

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sabato 16 luglio 2022

I benefici effetti di un massaggio alla menta

Sono reduce da uno di quei massaggi che ti rimettono in pace con le ossa e col mondo, quei premi che mi concedo quando decido in modo del tutto arbitrario che, sì, me lo merito. Le ragazze, che ormai mi conoscono bene, mi piacciono perché assecondano con grazia l’ormai tacito accordo di chiacchierare solo per i primi cinque minuti, dopo i quali io mi catapulterò in un mondo altro fatto di dormiveglia, pensieri sparsi o, al contrario, una questione precisa che mi ossessiona e che devo dipanare….dopo quei cinque minuti fatti di “brava ti sei allenata, si vede. Ora ti faccio provare questa crema, ci sono le fiale di collagene in promozione, lo usi il siero di vipera? (Il siero di vipera? Pure la vipera vuole riscattarsi adesso? Tutti che vogliono essere belli e buoni ormai, pure se per natura sono nati per fare i cattivi)” io mi metterò al servizio dei miei pensieri rimasti in coda rispetto alle, sedicenti, priorità.

Parto dal primo di questi interrogativi improvvisati venuti fuori come da un cilindro impazzito da cui saltano fuori mille cose diverse, quello capitato proprio mentre mi si riattivava la circolazione delle gambe spalmandoci sopra una profumatissima crema alla menta. Si dice, neppure conosco la fonte, “chi è felice ha ragione “. Mica vero. E lo dico da non infelice. C’è qualcosa di profondamente immorale in una considerazione simile, fatta soprattutto oggi, in un contesto come quello attuale. Io credo invece che chi prova ad abbassare la soglia di sofferenza collettiva abbia ragione. Se sei felice, oggi, vuol dire che hai una visione solo parziale delle cose del mondo e di chi lo abita e quindi non puoi avere ragione. Ma il profumo della menta mi distrae, mi porta a pensare ad altro, stavolta pensato e detto addirittura da Einstein “se fai sempre le stesse cose otterrai sempre gli stessi risultati”, come a dire che se non cambi metodo e approccio, rispetto a quanto sei abituato e che ripeti per pigrizia o atto di fede, non farai mai dei progressi. Senza osare dissentire le parole di chi è stato l’espressione suprema dell’intelligenza, a me è subito venuto da pensare ai miei allenamenti quotidiani, quelli che ripeto da anni e che sono ciclicamente sempre uguali e mi sono chiesta come sarei io oggi senza di loro. Il cambiamento della mia struttura fisica, del mio stato di salute, del mio livello di circolazione, del mio metabolismo….è stato possibile solo grazie alla ripetizione costante di quel tipo di lavoro, ogni progresso graduale è stato il frutto di quella costanza, di quella disciplina sempre uguale, un “metti la cera e togli la cera” del workout quotidiano. Fare sempre le stesse cose per me porta eccome ad un risultato. Se avessi fatto altro avrei ottenuto altro, certo, ma non quello che era il mio obiettivo iniziale. Ma ormai siamo passati alla schiena. Il massaggio alla schiena mi rilassa da matti, devo proprio impegnarmi tanto per non addormentarmi e allora come non pensare al fatto che in fondo sarebbe cosa lecita chiedere al gelataio “tu cosa ti compri di meglio vendendoli?”, che è un vero mistero per me, che potrei vivere solo di variegato all’amarena e nulla più.

Il massaggio alla schiena dovrebbe passarlo la mutua. Quando arriva alla base del collo è proprio pelle d’oca completa, Nirvana. Oserei dire orgasmo. Per finire un breve massaggio alle tempie. È l’acme. Rialzarmi dal lettino è ogni volta un’impresa titanica di accettazione è un primo frammento di benessere che sfuma nell’ indistinto di quelle fragranze ancora nell’aria a confermarmi che quel tempo magico si è davvero consumato. Un ritorno alla realtà che sento proprio di non meritare.

Le mie vacanze sono già un ricordo lontano ma sono state così belle che sarebbe stato uno spreco pretendere di farne di più lunghe, Milano è già semivuota e per questo ai miei occhi ancor più bella, i contagi aumentano ma non è più il dramma che è stato, la guerra continua ma in questa fase pare affliggerci di meno, Draghi si è dimesso e nessuno sa cosa sarà di questo strano paese appena l’estate cederà il passo a stagioni più adatte alla cupezza.

75 euro spesi benissimo.

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