Sola andata

Sola andata

domenica 2 luglio 2017

Allora vado. Poi torno. Così sono rimasta...

La valigia è pronta, ho riposato, preso il sole, letto cose, esercitato l'ozio, il silenzio e l'ascolto. Pochi giorni, ma sufficienti per non correre il rischio di abituarsi a certi ritmi da carenza di ambizioni. Domani pomeriggio ripartirò per Milano e proverò ad inventarmi un'estate in cui sperare di includere qualche dettaglio da ricordare e trovare la maniera di andare al Carroponte più spesso possibile.

L'anno scorso ricordo che vivevo questi stessi giorni con una strana ansia: mi approssimavo ai quarant'anni provando a considerarli un'età come un'altra ed evitando ogni inutile paragone con coetanei dal percorso e dalla condizione completamente differente dalla mia. Ad essere sincera non sono per nulla certa che il tentativo sia pienamente riuscito, però alla fine è stato un anno bello e pieno di sorprese, di scoperte, di nuove amicizie, di incontri interessanti, di abbandono definitivo per tutto ciò che non mi riguardava punto...ammetto che certe volte sono una tale cocciutona che solo la severità del tempo mi aiuta a vedere come stanno davvero le cose.

Oggi sono stata dalla nonna. Ha smesso di chiedermi perché non mi sono sposata, è contenta di trovarmi bene e che Milano mi non mi abbia stancato e mi crede quando le dico che non mi sento sola lassù a cavarmela senza nessuno.
Anche io la trovo sempre in gamba e ho l'impressione che riesca ad intendermi più di quanto riescano a fare i miei, che mi ripetono come un mantra sempre le stesse cose, quelle che non posso e non voglio fare. Non certo adesso.

Domani mattina andrò a zonzo con mia cugina e sono sicura che rideremo per tutto quello che ci capiterà di raccontarci, come sempre faremo delle foto da finte gnocche navigate e aspetteremo fiduciose ogni presa in giro possibile dai nostri comuni amici.
Poi sarà davvero finita la mia sosta "familiare" e salirò sul treno che mi riporterà a Milano, dove trascorrerò il mio ultimo periodo da "splendida" quarantenne con vocazione alla dolcezza, qualche smania e mille insicurezze incurabili. E pensare che avevo così paura di questi quarant'anni arrivati tutti assieme mentre mi trovavo così lontano da dove "sono cominciata".
E così oggi ho preso due biglietti per ritornare di nuovo qui. Giusto per un attimo. Saluto i quarantuno e poi riparto

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