giovedì 13 agosto 2015

anni "ruggiti"

Oggi compio 39 anni. Fidel ne ha esattamente 50 di più. Oggi è anche la giornata mondiale dei mancini, di cui io credo di essere la leader maxima ( ma mi pare che pure Fidel sia mancino. Verificherò).
Credo che tra tutte le età sperimentate fino ad ora questa sia quella che mi suona più strana. E non è una questione legata agli anni che comincio a sentirmi addosso, ad una certa stanchezza, che spero non sia già attribuibile all'anagrafe quanto ad una scellerata gestione della mia quotidianità e neppure ad un viso che comincia a restituirmi espressioni allo specchio che non conoscevo. È un'età strana perché non riesco a coglierne i suggerimenti, perché ho il timore che voglia rimproverarmi qualcosa, perché mi pare inquisitoria e giudicante.

Non ricordo moltissimi dei miei compleanni. Fare gli anni il 13 agosto significa farsi tanti auguri da soli o al massimo con genitori e nonni e quindi non è che siano stati giorni indimenticabili. Forse giusto i 18 anni, che festeggiai in treno mentre tornavo dall'Austria, o i 24 quando rimasi sola solissima tutta l'estate a casa a finire la tesi, o i 30 perché è stato l'unico anno della mia vita in cui mi sono trovata bella proprio come volevo essere (...tranquilli non è mai più successo). Ecco avrei voluto avere 30 anni per sempre. Mi piaceva tutto di quell'anno li. Conseguivo il mio dottorato e mi accingevo a fare progetti nuovi con la consapevolezza di chi si è già lanciato in esperienze tanto diverse fra loro. Da allora ad oggi il mio è stato un tentativo perenne di chiudere il cerchio: ma forse davvero troppi tentativi, troppi entusiasmi facili. Troppe perplessità da chi in fondo la strada non l'ha mai avuta ben chiara. Però la giovinezza ha una sua inarrestabile superbia che a me affascina sempre tanto e questo basta per giustificare quasi tutto.

Ma 39 anni...davvero non so cosa aspettarmi, cosa chiedere a me stessa, quanto diritto ho di sentirmi soddisfatta e cosa invece correggere o abbandonare.

Dice che a quarant'anni uno non si innamori più, che non si pensa più a cambiare lavoro, che ci si impigrisce, si viaggia di meno, il metabolismo rallenta, si perdono milioni e milioni di neuroni al giorno....

Cioè praticamente mi rimane un anno di vita....ok, credo sia mio dovere lavorare a che diventi il più bello della mia vita



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