Sola andata

Sola andata

sabato 22 agosto 2015

sabato mattina. tutto nella norma

Pure in estate il mio sabato mattina per me è sempre e comunque biblioteca. Non si scappa, io a questa cosa non rinuncio. Di solito ci vado con il carrellino della spesa perché quando esco dalla biblioteca  vado a fare le scorte  per l'intera settimana.
Chi è abituato a frequentare biblioteche di quartiere sa benissimo che, oltre agli studenti, ai pensionati che fanno la corsa all'accaparramento dei quotidiani e ai bambini piccoli con le mamme che hanno un'intera area a loro dedicata, ci sta pure una non meglio identificata categoria di "diversi". Gente un po' matta o solo disadattata, fiaccata dalla solitudine o dalla miseria, che in questi luoghi pubblici, silenziosi e tranquilli, illuminati, termoregolati, con un bagno a disposizione...ritrovano un porto sicuro in cui trascorrere giornate altrimenti prive di riferimenti, di cose o persone su cui potersi soffermare e senza il rischio di essere cacciati via.

A pensarci bene neppure io so bene il motivo per cui mi piaccia tanto trascorrere tutto quel tempo lì dentro. In fondo leggo libri che potrei portarmi a casa, perdo tempo sull'ipad mentre potrei farlo molto più comodamente sul divano...però quel rituale li del sabato mattina, in un luogo che ti costringe ad un certo contegno, che favorisce la concentrazione, in cui regna un silenzio irreale, in cui i libri stessi, catalogati e organizzati secondo rigorosi sistemi di archiviazione, assumono un'aura del tutto unica. Il tempo passa con una velocità di cui mi stupisco sempre e tutte le volte mi dispiace quando realizzo che il carrello della spesa ancora vuoto mi ricorda che me ne devo andare e speriamo che non mi scordo le uova per la decima volta.

Pure al centro commerciale ci sta l'aria condizionata, i bagni puliti, ti puoi sedere e nessuno ti caccia. 
Eppure io tutti questi "matti" lì non ce li trovo mai...o forse hanno semplicemente altri volti, altri vestiti, altri portafogli...e sono in genere abituati a definirsi "normali". Ma pensa te...

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