Sola andata

Sola andata

venerdì 14 ottobre 2016

Sento meglio col silenzio (breve battibecco col mio angelo presuntuoso)

- Vista da qua mi fai la stessa tenerezza dei mici quando hanno la testolina abbassata e gli occhi imbronciati. A che pensi? È venerdì, oggi ti sei presa il giorno di ferie. Perché stai abbacchiata?
- Eh...la fai facile tu. Intanto mi sono beccata secchiate e secchiate d'acqua perché sono in giro dalle sette di stamattina. Poi la dottoressa mi ha fatto un cazziatone perché il mio ferro non accenna ad aumentare. E poi ho finito di leggere un fumetto bellissimo e ora mi sento sola.
- Lucia, non mi freghi...a te di tutte queste cose interessa come un programma di raisat2000. Dimmi che hai
- No...ma figurati niente...è che da un paio di settimane sto facendo una specie di esperimento. E gli effetti sono strani.
- Che esperimento?
- tu sai che io cammino molto. Se consideri i 42 minuti per andare al lavoro e altrettanti per tornare, poi ci sta una media di un'ora di mezzi pubblici, sai bene che tutto quel tempo è la mia occasione per stare con le cuffie e non sapere niente di quello che mi accade intorno. Ma soprattutto non mi occupo di me. Quello che ascolto assorbe tutta la mia concentrazione e attenzione.
- E allora? Lucia mi sto annoiando. Ho capito. Mi vuoi dire che da un po' di tempo te ne vai in giro senza ascoltare musica o radio e stai scoprendo l'ignoto...
- Non ridicolizzarmi sempre. Sì...comunque sto facendo questo. Succede soprattutto la mattina presto, che ormai non c'è ancora luce e neppure traffico, in quel silenzio mi tornano in mente cose del passato a cui non pensavo da tanto tempo e che credo mi facciano assumere l'espressione ebete di certi miei compagni di strada, che a quell'ora forse tornano da una notte brava. Oppure non si sono mai neanche mossi da lì.
- che ti sei ricordata?
- ma niente...cose tipo la vera ragione di quando mi licenziai dal lavoro. L'ho menata a tutti che è perché la coop mi aveva rotto, che mi volevo dare altre opportunità...ma tu lo sai quale fu il vero motivo. Quelle telefonate che mi fecero decidere che avevo proprio voglia di tornare giù a Napoli...
- Si Lucia, solo io e te lo sappiamo quali sono gli strani percorsi che ti portano a delle scelte azzardate. Meno male che io sono un angelo custode in carriera, ambizioso e qualificato. Sennò un caso "umano" come te chi se lo incollava...
- E sai pure che, nonostante tutto, non mi pentii mai di quella scelta
- lo so. Lo so. E so pure che non hai imparato niente. Che quando decidi di voler bene a qualcuno hai bisogno di fracassarti da sola la testa. E poi pure il cuore. Perché tanto sono e saranno sempre tutti sbagliati quelli che ti scegli...ci vuole talento anche in questo.
- E dire che mi hanno voluto bene così tante brave persone...ti ricordi di M.? Non molto tempo fa mia mamma lo nominò per ricordarmi di quanto era chiaro che mi adorasse pur non assillandomi mai e non ricevendo nessun riscontro da parte mia. Un Natale di tanti anni dopo mi chiamò per gli auguri. E solo allora mi sentii davvero in colpa
- ...Lucia purtroppo funzionano così quasi tutti i rapporti affettivi. L'amore non va da chi lo merita, esula da certe logiche. Parcheggia dove gli pare, sosta per il tempo che vuole e di solito riparte in quarta sulla corsia di emergenza. Anche tu hai subito esperienze del genere. Chi non ti vuole abbastanza bene non fa nessuna fatica a trattarti con sufficienza o infierire sulla tua sensibilità facendo il pagliaccio con chiunque altra. Lo hanno fatto tutti tuttissimi quelli a cui ti sei affezionata. Tutti uguali li trovi. Chiediti se non sia un po' anche responsabilità tua, che ispiri questi atteggiamenti cretini. Ormai mi fa specie pure che ti stupisca ancora. Prima ne hai sofferto, poi ti sei arrabbiata e offesa, poi ti sei calmata e ora provi ad accettare pure il fatto che non ti innamorerai mai più, ma come tutti speri che ti ricapiti.
- Senti, angelo custode, io ti ringrazio perché sono certa che se sopravvivo nonostante la testa gloriosa che mi ritrovo è anche grazie a te. Credo che continuerò a camminare senza cuffie, perché ricordare è divertente e mi aiuta a riprendere il filo.
Ma tu prometti di non prendermi in giro. Altrimenti non ti racconto più niente

1 commento:

  1. ....innamorarsi è la cosa più bella che esista....delle persone, di un bel vestito, di un tramonto, di un animale...poi come una bella sbornia...uno sballo...finisce
    ma si ricomincia....fino alla prossima festa, peccato per il mal di testa.

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