Sola andata

Sola andata

domenica 22 aprile 2018

Maledetta primavera, quando hai smesso di aver fretta?

Stavolta non azzardo neppure il tentativo. È la terza volta che mi convocano dal policlinico per donare il sangue, come faccio ogni sei mesi da quasi dieci anni a questa parte, ma so già di non essere a posto col ferro e non ho voglia di farmi redarguire dalla dottoressa. Aspetterò ancora qualche mese, farò un altro ciclo di tardyfer e mi convincerò di poter affrontare a testa alta il regime vegetariano a cui sono tornata, dopo una lunga sosta, dall’inizio di quest’anno. E poi mi è venuto un fortissimo raffreddore. La mia reazione ai cambi di stagione non è più quella di un tempo. Devo farmene una ragione, la stessa che devo usare quando mi rammarico del mio contorno occhi o di certi cattivi presagi di cui mi persuado durante le mie ore solitarie. Ma in fondo che importanza ha: fin quando continuerò a girare intorno a questi tre o quattro “drammi” potrò ritenermi ancora abbastanza fortunata, magari un po’ perplessa...ma fortunata.

Ho trascorso il pomeriggio al parco. Ho pranzato all’aperto, dormicchiato, ascoltato musica e terminato un breve libro abbastanza divertente su un argomento che conosco poco e male, come il sesso senza amore. Ma va benissimo così. Ci sono cose che non mi interessano perché non mi rappresentano e non mi aiutano a comprendere aspetti nuovi di me stessa. Senza i baci belli non può seguire niente di bello e di buono. Andrebbero insegnate a scuola certe cose. A proposito di scuola...povero Michele Serra! Io concordo con lui ma la rete, pure quella che ha fatto il classico, ha detto che quelli dell’itis sono come gli altri e che certe etichette non stanno in cielo né in terra. Potrebbe essere vero se l'articolo avesse avuto pretesa di analizzare il peso culturale dei due tipi di scuola e il loro impatto sulla formazione individuale, ma il senso dell’articolo era tutt’altro e intendeva condannare una pericolosa tendenza alla polarizzazione della società che fornisce strumenti a portata differenziata a seconda delle origini. Detto questo, io ho fatto lo scientifico e mi sono sempre rammaricata tantissimo di non essere andata al classico e poi il mio prof. all’università diceva “il classico è La scuola”. E secondo me aveva ragione...nonostante questo non mi abbia impedito di diventare addirittura una brava persona...

Stasera sto così, un po’ stordita dal raffreddore, dal troppo sole, da un libro sfizioso ma di cui non saprei mettere in pratica i suggerimenti, dalla carenza di ferro e da quella in greco. Ho troppe mancanze. Secondo me è colpa della primavera che si è scordata di arrivare...




4 commenti:

  1. prova con la ricetta omeopatica delel nonne : un bel chiodo (pulito) in una mela da mangiare al risveglio

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  2. Per il greco prova Tardygrec... funziona!

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