Sola andata

Sola andata

venerdì 10 giugno 2016

Siamo leggermente in anticipo (ma solo per aumentare l'incertezza)

Ore 22:06 Stazione Centrale. Poca gente. Io ho sonno ma l'avevo previsto. Sono col papà e due zaini in spalla in direzione Portogallo. Facciamo un tour di poco più di una settimana ma In questo momento sono troppo stanca per essere pure entusiasta.
Avevo bisogno di andare un po' via da Milano, pure se perdermi una settimana di allenamento a pochi giorni dalla gara mi secca molto. Mi succede quasi sempre quando devo andare in un posto che non conosco: non vorrei più partire. Poi però non c'è mai stata una volta che abbia pensato che non ne fosse valsa la pena.
Saranno le mie uniche vacanze per quest'anno. Ho intenzione di conservare più ferie possibili perché l'anno prossimo vorrei "godermi" i miei quarant'anni lavorando meno possibile e facendo tutto quello che mi è possibile fare per compiacermi un po'.

Sono contenta che il papà venga con me, pure se per ora è partito con i presupposti peggiori: si è scordato una marea di pillole che dovrebbe prendere, ha preteso che ci muovessimo da casa circa tre ore prima del previsto (e ora siamo qui in stazione a studiare una posizione comoda come quella dei barboni navigati). Però sono sicura che si divertirà molto: nel suo non facile carattere imbastito con le più assurde manie da "non si sa mai" ci sta una persona ancora abbastanza curiosa della vita  , qualche volta è addirittura simpatico e in fondo rimane l'uomo che meglio mi ha trattato nella vita.

Ho un gran sonno e il tappeto mobile ha pure un certo potere ipnotico quando ti soffermi a guardarlo per almeno cinque minuti di seguito, però non ho nessuna valigia, domani non devo fare nessun bucato e neppure la spesa e neppure il letto o arieggiare casa o peggio ancora spolverare...e sprofondare nel solito tunnel del week end  a pensare ad un futuro che ai miei occhi non ha più niente di incerto, e questo qualche volta mi dispiace un po'.

Tra qualche ora il papà ed io ce ne andiamo in giro a vedere se il Portogallo sia un posto che meriti una sospensione delle nostre consolidate certezze: tra pillole che forse sono state dimenticate apposta e una settimana, almeno quella, da rendere piu incerta che sia possibile.


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