Sola andata

Sola andata

venerdì 29 dicembre 2017

Ritorno ad un verde passato

Forse me ne sono sempre un po' pentita o, meno colpevolmente, mi sono data motivazioni salutistiche legate alla mia forte carenza di ferro. Sono stata vegetariana per otto anni, dal 2002 al 2010, complice l'opera di persuasione di un amico molto convinto della propria scelta alimentare e filosofica, in senso più lato. Non mi è mai pesato non mangiare carne, invece ho avvertito fortissima la mancanza del pesce, ma nessuno mi obbligava e finii per abituarmi pure a questo. Ad un certo punto decisi di liberarmi da certi integralismi, perché la carne fa bene, siamo onnivori e poi le questioni etiche accampate dai vegetariani sono pretestuose e non salvano niente e nessuno...dal 2010 mangio carne bianca e tanto pesce, con un vago senso di colpa che non ho mai elaborato completamente e dei livelli di ferro che raramente hanno raggiunto valori accettabili se non al prezzo di cure molto strong a base di farmaci.

L'alimentazione è questione che mi ha sempre appassionato. In ogni sua declinazione il cibo è per me materia "vitale",  perché ne sono stata ossessionata negli anni dell'adolescenza quando lo consideravo nemico di un corpo che non riconoscevo nei suoi repentini cambiamenti, perché cucinare per qualcuno è uno dei modi più immediati che ho di amarlo, perché è condivisione, cultura, appartenenza.
Di solito presto molta attenzione a quello che mangio e anche se sto cucinando soltanto per me, immagino sempre di farlo anche per qualcun altro. Persino la spesa la faccio con questo spirito. Spesso mangio troppo, in altri periodi decido di digiunare per tararmi su nuove consapevolezze di gusto e di approccio al nutrimento. A volte penso semplicemente di esagerare con questo atteggiamento ossessivo e che i gelati del Mc Donald meritino una considerazione meno snob e una gioiosa resa compulsiva.

Da un po' di tempo sbircio nei siti di ricette vegane perché trovo che alcune trovate siano assolutamente geniali e tutt'altro che insapori. Sono venuta a conoscenza dell'esistenza di una sostanza chiamata aquafaba, che non è altro che l'acqua di cottura dei ceci, che si presta a sostituire l'albume d'uovo nella totalità delle preparazioni dolciarie. Una vera rivoluzione copernicana!
Io sono ragionevolmente certa che non riuscirei mai ad arrivare a diventare vegana perché non credo che abbiano del tutto ragione né sul piano etico (non basta non uccidere gli animali per rispettare loro, noi stessi e l'ambiente) e neppure su quello salutistico (perlomeno non credo che sia un regime applicabile a chiunque e ad ogni età). Non è mia intenzione dilungarmi su questioni nelle quali sarei giustamente tacciata di pressappochismo, ma sono in una posizione di ascolto molto interessato soprattutto dei (pochissimi) vegani simpatici e dalle argomentazioni non ideologiche.

Io volevo solo limitarmi a dire che,  dopo otto anni di sensi di colpa non elaborati tra le molte sperimentazioni "animalesche", sarebbe il caso di proporre al 2018 di ricordarmi come ho fatto a stare per otto anni senza i bastoncini findus e i panini col tonno e pomodoro. Alla fine credo che soltanto di questo sentirei davvero la mancanza. Alla faccia dell'educazione sensoriale, del palato raffinato, dell'alta cucina...
Direi che i tempi siano davvero maturi per tornare ad essere la buona vegetariana che sono stata. Io, il mio ferro che non aumenta, la mia età e il mio metabolismo che cambia, gli animali che amo, tutta la cioccolata che mangerò per consolarmi. Non mi pare uno sproposito, anzi, lo trovo un più che dignitoso proposito per il nuovo anno.
(...applausi fragorosi di merluzzetti panati e scatolette da 180g sgocciolate...)

1 commento:

  1. per il ferro c'è sempre la vecchia ricetta della nonna (omeopatica) del chiodo nella mela (messo la sera nella mela poi mangiata - senza chiodo- a colazione) consigliavano alle donne in gravidanza con carenza di ferro.Il 98% del ferro assunto chimicamente viene espulso per via urinaria ;)

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