Sola andata

Sola andata

sabato 25 aprile 2015

La storia siamo chi?

A Milano il 25 Aprile si sente con tale vigore che ti pare che quella gioia, quell'aria nuova che all'improvviso l'Italia tornava a respirare appena 70 anni fa, siano perfettamente riprodotte dalle mille celebrazioni presenti in tutti i quartieri. Almeno io, che non c'ero al corteo, l'ho sentito come se stessi in mezzo a tutta quella folla che sembra gioire all'unisono come se avesse sintonizzato i battiti, oltre che l'andatura del flusso della marcia.

Io non c'ero. Ho sempre fatto fatica a condividere la cosiddetta memoria collettiva che ha definito il percorso del mio Paese. Vivo con un moderato senso di colpa il prevalere dell'esperienza individuale rispetto a quella collettiva. Ma detesto la retorica, pur trovandola spesso necessaria, e detesto l'ufficialità e i paramenti, non mi fido del l'entusiasmo a data fissa che tanto poi ne riparliamo l'anno prossimo.

Come al solito me ne sono andata a cinema. Ho visto un altro film francese. Ieri Samba ( bello ma proprio bello) oggi "Sarà il mio tipo?", titolo fesso per un film in realtà raffinato e ben equilibrato tra la profondità del tema e un ritmo sostenuto e intessuto di leggera ironia. È che la fragilità umana e dei sentimenti che le danno la vera sostanza mi sembrano sempre cose più vicine a me della passione patriottica, del coraggio, lo spirito di sacrificio, la rabbia...roba talmente al di fuori della mia portata che mi pare che non ci arrivo, mi piglia male, non mi sento all'altezza di cotanto eroismo...

Io vivo nell'Italia liberata. Se lo fossi davvero pure io, forse capirei meglio che cosa significa

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