Sola andata

Sola andata

domenica 5 settembre 2021

Un mese dopo. E prima di chissà cosa…

 Lo sapevo che alla fine me ne sarei scordata. Sono andata a fare la spesa e ho scordato di prendere i semi di canapa. Ormai mi sono impallinata con le mille varietà di semi da aggiungere alle mie pietanze del vigore e del benessere, come se non sapessi che l’invecchiare sia un processo ineluttabile e che ad un certo punto dovrò rassegnarmi ai tessuti che si rilasseranno, alle tracce degli anni sul mio viso e agli uomini che non mi guarderanno più. Però è così divertente, creativo, piacevole e dai risultati pieni di soddisfazione. Il cibo è vita, creatività, emozione, sperimentazione…e i semi rappresentano, nel loro essere la matrice dell’atto germinativo, la quintessenza della mia idea di nutrimento. E di rinascita.

Oggi è esattamente un mese che vivo senza green pass. il giorno prima andavo a cinema a vedere il mio ultimo film in una sala vuota. Da allora ho trascorso due belle settimane in famiglia, tra mare e riposo, compiuto 45 anni, visto una marea di film e serie, letto qualche libro, sono rientrata al lavoro nel mio bellissimo ufficio vuoto, macinato centinaia di km tra corse e camminate, mi sono allenata, ho preso molti appunti, tenuto sotto controllo la casa, fatto dei massaggi meravigliosi, immaginato (come sempre) l’incontro perfetto, il cerchio da chiudere. Insomma, è stato un mese più che tollerabile. Ma temo che ad un certo punto non sarà più sostenibile e così ho deciso che mi darò un altro mese, se non diventa tutto obbligatorio prima, e poi mi vaccinerò anche io, così andrò a cinema tutti i giorni e prenoterò immediatamente un viaggio.

In questo momento in tv c’è un film che ho imparato ad odiare. Harry ti presento Sally, alla mia età, è come un barattolo di conserva andato a male. Sono così stanca. 

La casa è perfettamente pulita e a posto. Con gli anni ho imparato ad essere ordinata e a tenere sotto controllo l’assetto domestico generale. Non è irrilevante. Mi mette pace, mi aiuta a fare meglio tutto e a restare più concentrata. E poi ho preparato un vasto assortimento di pietanze per i menù di tutta la settimana: anche sapere di non dovermi occupare di questo per tanti giorni mi tranquillizza. Ho imparato solo da poco là bellezza del pianificare, soprattutto le attività che comportano distrazione da quelle che richiedono applicazione e presenza attenta, che perdere il controllo poi è un attimo e ti ritrovi sconfitta pure dal calcare, che approfitta della minima distrazione per costruire muraglie di strati che ostruiscono rubinetti e opacizzano tutto. Sì, il vero flagello della pace domestica è un nemico silenzioso che opera quando abbassiamo la soglia di attenzione verso la luce che dobbiamo sempre pretendere e curare costantemente di ravvivare.

Ma ora sono stanca. Vorrei solo dormire o parlare con una persona divertente che fa battute sceme. Sarà una settimana semplice. O perlomeno mi sono attivata perché lo sia. Altrimenti ora non sarei così stanca. Va (ancora) bene così. Ma domani devo assolutamente comprare i semi di canapa

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