Sola andata

Sola andata

sabato 18 marzo 2017

Non ti dico niente. E credimi certe volte è pure troppo...

- Lucia mi pare che cominci a provarci sul serio...brava...quando te lo meriti te lo dico con piacere
- A fare cosa?
- Ad essere onesta con te stessa, a farci caso quando sei felice, ad aprirti a nuove conoscenze, ad ammettere che in certi periodi sei proprio depressa e vulnerabile e non puoi farci proprio niente se non sperare che passi prima possibile ed evitare di essere un bersaglio facile per chi un po' ci gode a vederti ridotta male. Ti ho osservato, ci stai provando davvero. Prendi oggi, ti hanno fatto delle foto mentre correvi e si vede proprio che stavi contenta
- Sì oggi ero contenta, nonostante abbia detto ad una persona una cosa che sentivo come doverosa per quanto forse dolorosa per lui e in parte non del tutto comprensibile. Io credo di aver fatto la cosa giusta.
- E quei vecchi pianti? Erano davvero cose così importanti? E ora cosa sono diventati?
- Eh...dipende da quale di quelli. Ci sono dolori che mi porto dentro da quando sono piccola piccola e quelli me li lasci che tanto ormai ci sono abituata e poi non si possono risolvere e quindi fanno parte della mia dote di zavorre esistenziali. E poi ci sono quelli da svarioni, da tenera ingenuità, se vuoi da inutile accanimento per convinzioni e percezioni sbagliate...e quei dolori lì sono delle occasioni per capire e provare a non cascarci più. La felicità non è un diritto acquisito, certe volte segue percorsi tortuosi e io sono disposta a percorrerli (quasi) tutti
- Ma cosa è successo di preciso?
- Niente. Davvero...proprio niente
- E allora?
- E allora nemmeno ti so dire il motivo per cui anche il niente certe volte è così drammaticamente complicato da elaborare. Però è un'esperienza interessante pure questa credimi
- Ah...non metto in dubbio. E adesso?
- E adesso ho smesso di pensare di essermi persa qualcosa, però quanto tempo ho impiegato per rendermi conto che non c'erano attese da congiunzioni astrali favorevoli. Se uno non ti vuole...non ti vuole...e non è detto che sia un male quando capisci che è giusto, o perlomeno rientra tra i normali tentativi falliti da errata percezione. E ora riesco persino ad ammettere che era stato un bacio brutto, che mancava tantissima chimica di base se due adulti forti e sani non esitarono ad addormentarsi girandosi ognuno dall'altra parte. In realtà era mancato tutto quello che avevo sognato per una serata come quella. Che poi ci stava pure un'altra e io mica lo sapevo...era solo un dettaglio, alla fine pure un po' inutile. Ma chi me lo aveva fatto fare di accanirmi così tanto per tutto questo nulla? Voglio dire che non ho mai pensato di meritare di essere trattata come una regina, ma perché finire per raccontarmi una favola così brutta? Perché ho ritenuto possibile trattarmi così?
- Sai Lucia, io credo che quando ti innamorerai di nuovo farai esattamente le stesse cose
- Dici?
- Dico
- Oh mammamia!?!? Allora non mi salvo!
-  Non disperare. Può darsi che alla prossima ti capiterà chi avrà voglia di trattarti come una regina pure se penserai di non meritartelo neppure allora
- Sai che ti dico? Ti voglio credere. Mal che vada sarà ancora un niente

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