Sola andata

Sola andata

venerdì 16 ottobre 2015

E il treno va (traiettorie sconnesse di pensieri a caso)

Mancano un paio d'ore. Stanotte dormo nel mio lettone con le lenzuola tirate bene bene, come io non riesco mai ad ottenere..nelle rare volte in cui ritengo che rifare il letto sia una fatica meritevole.

Come mi rilassa viaggiare sul frecciarossa. Sono "costretta" a non fare niente per quattro fantastiche ore durante le quali sono stata connessa, ho letto una ventina di pagine di un libro bello, ho risposto a un questionario, mi sono appisolata e ho elaborato tutte le tensioni di una mattinata piena di antipatici imprevisti. Viaggiare ti risolve tutti i sensi di colpa dell'assenza di azione, aiuta a riflettere e a sdrammatizzare tutto quello che impone agitazione e decisionismo. Del resto sto andando da Milano a Napoli...mi devo predisporre...

Stavo leggendo un articolo sui soliti danni da connessione perenne sulla qualità dei rapporti. Ci sta un fotografo che ha rappresentato lo smembramento familiare con immagini al ristorante, al parco e ovunque ci si dovrebbe voler bene. Insisto, se si è distanti non è colpa di un elemento di distrazione, si è distanti perché neppure il vincolo familiare può essere sufficiente a consolidare legami profondi. Sono in treno, ho riflettuto con calma, non posso avere torto :)
Io sono una gelosa. Se chi sta con me non mi interessa, può parlare con me e/o stare sullo smartphone, continuerà a non interessarmi e a non offendermi. Ma se voglio che abbia occhi e cuore solo per me, quello dell'attenzione al telefono o a qualunque altra cosa è un indicatore utile a cui potrei essere molto grata per le mie valutazioni. La colpa, manco a dirlo, non è dello strumento ma della funzione d'uso che le viene attribuita.

Le ventenni di oggi sono bellissime. Mi costa ammetterlo essendo io del tutto fuori target, ma credo che la fascia d'età che oggi ha tra i venti e i trent'anni sia magnifica. Parlo soprattutto delle ragazze. Qualche giorno fa discutevo con un collega di cinque o sei anni più grande di me. Lui sostiene che forse è vero che sono più belli, ma pure più stupidi, meno concentrati, meno capaci di pensieri complessi e profondi. Io credo di no. Vivono in un mondo infinitamente più complesso del mio alla loro età, stanno implementando modalità differenti di approccio alle soluzioni dei problemi, sono più svegli e forse più intuitivi. Io li vedo così. Lui no. Chi lo sa chi c'ha preso di noi due. Chi lo sa se quando dice che sono insensibili e asettici pure nei sentimenti e nelle dinamiche sociali riesce davvero a cogliere la portata significativa del fenomeno. Mah, li aspetto alla mia età...che è poi la stessa di uno che adesso sta al governo...

Questo mese ho avuto molto spesso ospiti a casa. Mi piace da sempre l'idea della comune, delle porte aperte a tutti e della condivisione di tutto. Poi però quando se ne vanno e mi ritrovo di nuovo a dover rendere conto solo a me stessa mi pare una forma pura di libertà ritrovata e mi accorgo di quanto sia profondamente utopistica e ipocrita questa faccenda che l'uomo non sia nel profondo di se stesso un essere davvero libero proprio nella compiutezza della sua solitudine.
O di un grande amore






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