Sola andata

Sola andata

lunedì 5 ottobre 2015

Sentirsi a posto

Oggi mi sono vestita senza pensarci. Non che sia una fashion addicted, ma di solito provo a soffermarmi almeno qualche minuto per tentare degli abbinamenti non improbabili. E poi mi piacciono molto le collane, certe tunichette "gotiche" in velluto pesante con cappucci a punta quantomeno arditi, e poi i manicotti...insomma un pochino ci gioco con l'abbigliamento e nonostante non mi avvicini mai, neppure lontanissimamente, ad uno stile sexy, mi illudo di essere ugualmente molto femminile e rassicurante.

Però oggi ero davvero stonata, ho messo un vecchio paio di leggings con degli aloni restituiti da un bucato sbagliato. Di solito li uso in casa per fare ginnastica. Poi ho messo degli anfibi con dei ricami laterali di cui non ho mai risolto quell'intima contraddizione tra la vigoria del carro armato e la tenue grazia del ricamino rosa. Poi ho messo un dolcevita nero e sopra una una T-Shirt oversize col collo a punta e una assurda fantasia a fiori...credo che non mi sono sentita così sciatta in vita mia dai tempi in cui mi vestii da piccola fiammiferaia in un lontanissimo carnevale.

Non lo so perché oggi mi sia concessa così poca attenzione. Non avevo fretta, potevo mettere altre cose, potevo con grande facilità vestirmi meglio e piacermi di più. Forse l'ho fatto apposta. Come facevo al liceo, quando ancora non mi truccavo e andavo a scuola quasi sempre con la tuta. Ero ossessionata dall'idea di non assecondare la schiavitù di "mascherarsi" con un aspetto artefatto per garantirmi l'accettazione sociale. Volevo essere considerata solo per quello che ero, e non per quanto riuscissi a mostrarmi carina. Le cose sono cambiate quando davvero ho desiderato di piacere a qualcuno. E allora il primo rossetto, le gonne, gli occhi truccati bene. Sì, credo che sia andata così: fino ad un certo punto non mi importava di piacere a nessuno e poi - come tutti - ho cercato gli strumenti più efficaci per trovare il consenso, indipendentemente da quanto la cosa mi convincesse. Però quella volta, dopo l'estate, quando ritornai in palestra e quel tipo, che mai si era mostrato interessato ai miei saltelli durante le lezioni di aerobica, mi disse "ma...sei tu? Ciao...no è che prima eri proprio diversa...". Di quell'apprezzamento fui felice, ma sentii pure una punta di amarezza di cui mi ricordo ancora di più. A sedici anni anni le punte di amarezza si incastrano meglio nella testa e nel cuore.

E oggi? Cosa c'entra non essere a posto quando ti approssimi ai quarant'anni e non hai nessuna battaglia adolescenziale da portare avanti? A questa età hai ormai fatto i conti col tuo stile, sai benissimo come ti devi truccare e di che colore portare i capelli. Lo devi a te stessa, ai colleghi, alle persone con cui hai a che fare.
Tutto vero. Chi lo sa, forse volevo davvero tornare a provare quel senso un po' dispettoso di liberazione da certe sovrastrutture estetiche, da chi ti considera una "proprio diversa" solo perché hai perso ore davanti a uno specchio o indossi una cosa elegante che quasi sempre è troppo scomoda. Però mi pare che oggi non abbia funzionato. Non solo perché nell'inquietudine dei miei sedici anni c'era tutto un mondo informe che ora per fortuna ha una sua struttura, per quanto fragile. Oggi mi sentivo proprio sciatta e non vedevo l'ora di tornarmene a casa mia e infilarmi nella mia tuta da camera, molto più in tema con l'ambiente, la mia solitudine domestica, il resto del mondo fuori e privo di ogni facoltà di giudizio. Forse è per questo che mi sono ricordata di una pubblicità molto divertente di qualche anno fa. Ci stava una che aveva scordato di fare la ceretta e cosi si era allontanata da Banderas, incontrato per caso al supermarket, per evitare che se ne accorgesse. Pare che lui si sia dato alle galline proprio per il trauma :)
E così ho pensato a quanto sia rischioso non provare ad essere costantemente una donna molto ben curata e tanto elegante, soprattutto quando non hai ancora incontrato l'uomo della tua vita. Femministe non me ne vogliate, io in realtà la penso come voi. Alla prova dei fatti, direi mi pare di tutta evidenza.


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