Sola andata

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domenica 20 dicembre 2015

Risparmiare senza "accantonare" il resto

Non mi va per niente. Sono due mesi che rimando l'acquisto di un nuovo smartphone perché quello che ho sta progressivamente perdendo ogni alito di vita: non riesco a rispondere ai messaggi, le funzionalità delle app sono sballate e rallentate, la batteria - che sarebbe il meno - non riesce a star lontano dal caricatore per oltre tre ore...l'obsolescenza programmata è la più efficace spinta ai consumi, l'alternativa sarebbe ritornare al mio telefonino del 2004 che invece funziona ancora benissimo.

Pensavo a questa cosa e intanto mi sono ricordata di un'intervista molto bella ad un'attrice che stimo molto che è Giuliana De Sio. Ad un certo punto le si chiedeva quanto contasse davvero nella vita di un uomo il rapporto con il denaro. E lei senza esitazione rispose: "dice tutto. Dal suo rapporto col denaro puoi dedurre qualsiasi cosa di lui"

Io pensai che avesse proprio ragione.
Da quando ho soldi che guadagno da sola, che è una cosa completamente diversa da quelli che usavo da figlia di famiglia, il mio rapporto col denaro si è evoluto nella stessa identica misura in cui ho modificato la mia percezione del futuro. Ai miei primi stipendi la costante era un regalo al mese: uno stereo bello e potente, l'i pod nano, un televisore grande...poi ad un certo punto ho scoperto che più "cose" avevo e più mi sentivo soffocare perché moltiplicavo le cose da gestire e non incrementavo la mia soddisfazione reale. E cosi un giorno sono andata sul sito di Action aid e ho adottato un bambino afghano. Una volta mi ha mandato pure dei disegni e mi ha detto grazie. Sono stata contenta, mi è parso di avere usato bene quei soldi che forse in altro modo avrei sprecato...però non saprei...mi manca la percezione reale della bontà di un gesto del genere. Io per quel bambino non ho sprecato un
solo minuto del mio tempo, non lo conosco e faccio fatica a pensare che ci siano persone che possano
morire se certi organismi non stanno in piedi...
Poi ho cominciato ad immaginare che un giorno avrei avuto dei figli miei e così ho pensato che mi sarebbe piaciuto mandarli alla scuola americana. Io, oggi, ho dei soldi da parte proprio per questa cosa...pure se ha molto più senso pensare che avranno certamente tutt'altra destinazione d'uso.
Da qualche anno ho scoperto che la maniera che trovo più godibile di usare il denaro sono i viaggi e più in generale l'opportunità di un'esperienza. Oggi non mi sognerei di comprare oggetti nuovi che "chiudono" i miei già limitati spazi, men che mai gioielli, ho imparato ad avere sempre meno necessità e bisogni indotti, ho capito che si può fare a meno di moltissime cose senza inquietudine e senza considerare questo una privazione, un sacrificio o una forma di spilorceria, ma semplicemente perché è una cosa superflua.

Trovo un privilegio avere la possibilità di mettere da parte dei soldi, perché questo include l'idea di
futuro, di un progetto, della possibilità di fare qualche scelta in più. Ma nulla di più e nulla di meno...


Quel pensionato che si è suicidato perché lo hanno truffato non mi ha procurato alcuna compassione. Non perché non avesse le sue più che legittime ragioni di rancore verso chi gli ha rubato i risparmi di una vita, ma perché se al suo denaro lui aveva attribuito persino tutte le ragioni di una vita, francamente non sentirei di prenderne alcuna difesa.

Da quando nella cultura dominante si è consolidato il concetto che un uomo vale quanto quello che riesce a guadagnare, si fa davvero fatica a ridimensionare il ruolo del denaro a mero strumento funzionale alla felicità ma incapace di comprarla su nessuno dei mercati esistenti.

Io parlo facile perché mi è andata così e non peggio...ma credo che parlerei facile pure in condizioni
diverse...

Ora esco. Vado a comprare un telefono che odierò come quello precedente ma del quale non posso fare a meno. Ci sono persone che hanno pensato a me, che mi hanno scritto cose gentili e che attendono una risposta ai loro sms che non è ancora arrivata....per colpa dell'obsolescenza programmata





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