Sola andata

Sola andata

domenica 27 dicembre 2015

Scatti (foto ricordo vs foto dimenticanza)

Ieri pomeriggio ero in centro a Milano. Sono stata con un amico a vedere una mostra fotografica bellissima di una signora che per tutta la vita ha fatto la tata. Quando non lavorava non faceva altro che fotografare. Non si è mai staccata dalla sua macchina fotografica fino alla morte. Riprendeva in modo compulsivo scene di vita di strada tra Chicago e New York. Nessuno vide mai le sue foto quando era in vita. Un giorno tutti i suoi beni furono pignorati per un mancato pagamento. Furono ritrovate tutte queste foto e messe all'asta. Un signore le comprò, si rese immediatamente conto di quale assoluto patrimonio avesse tra le mani e cominciò e pubblicare su internet quelle magnifiche foto. Finalmente furono intercettate da esperti del settore che potessero degnamente diffondere quella meraviglia...e finalmente Vivian Maier è entrata a gamba tesa nel mito. E meno male che ieri ero lì a rendermene conto pure io.

I negozi erano tutti aperti. Ci stava una marea di gente che ancora faceva compere, che ancora aveva la forza di fare l'aperitivo, che ancora aveva voglia di soffermarsi a guardare le vetrine. Io le ho invidiate, ho pensato che non è sempre bello non sentirsi parte di questo strano sentimento collettivo, fatto di lucine, pacchettini scintillanti, calici di spumante accompagnati da deliziosi snack accomodati con una coreografia impossibile da imitare.
Pure io ho mangiato benissimo, ma non fino a scoppiare. Mi sono allenata come ho sempre fatto, ho pulito il bagno e steso i panni. Se non mi avesse chiamato il mio amico per la mostra, probabilmente non sarei neppure uscita...e sarei stata bene lo stesso! ma non avrei saputo quante belle foto mi sarei persa e quanta meraviglia mi sarei portata appresso, almeno fino ad ora che ne parlo.

Ecco, questa cosa un po' mi ha fatto paura. I miei salti emotivi sono sempre il frutto di un caso e quasi
mai di un mio progetto preciso. Io non capisco mai davvero cosa mi sto perdendo fino a quando non

lo trovo. O non lo perdo...dipende da quello che mi capita quando decido di mettere la testa fuori dal mio nido, rassicurante ma privo di sorprese che non siano il rubinetto che perde.
E così ho pensato che mi ha fatto bene andare alla Rinascente dopo la mostra. E capire che quella strana frenesia dell'acquisto era un'altra delle cose che mi stavo perdendo, ma senza il minimo rammarico.
E poi ho pensato ad un regalo che ho ricevuto e che era esattamente identico a quello dell'anno precedente, ma chi me lo ha fatto non se lo è ricordato. Mi sono detta a quanto poco ho da imparare da chi prova ad insegnarmi come si campa a Natale e poi mi basta così poco per capire che la pensa come me...

E niente...anche questo Natale ce lo siamo levati dalle scatole. Come al solito ho scoperto di non essermi persa niente, ma con un bel colpo di fortuna ho scovato delle foto magnifiche.
E senza il Natale tutto questo forse non sarebbe stato possibile. Dalle mie parti in questi giorni si dice
una cosa del tutto priva di senso ma molto simpatica.

Si dice :"buone feste fatte"
Che non vuol dire niente. Ma per me oggi ha molto senso.



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