Sola andata

Sola andata

venerdì 4 dicembre 2015

sopra io ci dormirei...(storie di insonnia e di ottimismo)

Un po' di anni fa, per recuperare spazio nella mia casa piccolina piccolina, mi sono fatta costruire un ripiano sotto al soffitto sul quale ho messo il mio lettone. In pratica dormo sospesa nell'aria ed è una sensazione molto simile a quella di una casa sull'albero. Scendere da lassù è abbastanza complicato, perché se non conosci la tecnica è facile che batti la testa contro il soffitto. Ma a me starmene lassù diverte tantissimo :).
In questi giorni faccio molta più fatica del solito a dormire. Mi sveglio alle cinque come ho sempre fatto ma non riesco ad addormentarmi la sera. E così succede che me ne sto sveglia per ore ed ore distesa e sospesa nell'aria a fare i conti con le tempie che pulsano, gli occhi che bruciano e la preoccupazione per un nuovo giorno in cui non avrò alcuna lucidità. Non ho particolari angosce, non sto progettando niente di particolare, non ho novità sentimentali che accarezzano le mie fantasie affettive. Insomma, nulla a cui dare diritto di togliermi il sonno.
Stamattina però ero veramente a brandelli. Quando sono scesa dal mio alto piano e ho messo i piedi per terra mi sono chiesta dov'è che avrei trovato la forza. Poi però in qualche maniera la trovo. La trovo con l'alleanza del Dio caffè, della doccia gelata senza la quale potrei risolvere solo con la coca, con la solita passeggiata, con gli obblighi del lavoro. Oggi avevo pure sportello al pubblico, attività che moltiplica il mio sforzo in senso esponenziale.
La prima contribuente di oggi era una ragazza che viene spesso a registrare i contratti perché lavora in un'agenzia immobiliare. Ormai ci conosciamo da un po' e qualche volta mi racconta delle sue frustrazioni per come la trattano al lavoro, che proprio non le riesce di trovare di meglio, di quanta fatica faccia a vivere a milano con uno stipendio di 700 euro...cose così, di regolare assurdità.

Stamattina l'ho salutata con un sorriso sincero e lei mi ha ricambiato con la stessa serenità. Neppure un minuto dopo è scoppiata a piangere. Mi dice che la settimana scorsa l'hanno pagata con un assegno scoperto e stamattina in banca per pagare un f24 per una compravendita ha scoperto che mancavano 100 euro. Le ha dovute anticipare lei e non sa se le crederanno che non è stata lei a sottrarre quella somma, ha dovuto chiamare i suoi genitori perché lei nemmeno li aveva.
Io non sapevo cosa dirle, credo che quei venti secondi del mio silenzio siano stati tutta l'eternità. Poi le ho detto di fare un respiro profondo, che sicuramente si chiarirà tutto, che poteva stare seduta a sfogarsi con me fino a quando non avrei finito di registrarle i contratti...

Erano le otto e quaranta del mattino quando è successo tutto questo. Ero reduce da una mezza nottata per motivi oscuri, ero senza forze, ero irritata e non vedevo l'ora di timbrare l'uscita e andarmene in ferie. Ma mi è bastato ascoltare una sola persona per ridimensionare il mio malumore egoriferito...
 Stasera faccio così, me ne vado a letto presto, sicuramente di nuovo non riuscirò a dormire. Ma io me ne starò là sopra, adotterò l'atteggiamento più calmo che mi riesce, e mi metterò ad osservare tutte le cose dall'alto. Che con la prospettiva d'insieme tutto appare più chiaro. Ma da lassù potrò vedere soltanto le mie di cose...per questo sono sicura che mi addormenterò.


1 commento:

  1. che dire... no comment...purtroppo sono storie neanche tanto rare . Povera ragazza ...e tu smettila di non pagare il gas che ti tocca farti la doccia gelata , io neanche con 40 gradi all'ombra riesco :) Per dormire basta un padellino di ghisa, vicino al letto... un colpo in testa e via :) :) :)

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