sabato 2 luglio 2016

E' inutile. Allora forse è necessario

Non ci vuole niente a fare confusione. Tutto comincia quando ti convinci che quello che è ritenuto utile ti sia automaticamente indispensabile. E invece bisognerebbe avere da subito le idee chiare su questo punto: tutto ciò che è utile è il male. Io l'ho capito tardi. Da piccola, quando le cose che desideravo dovevo chiederle alla mamma e lei non voleva comprarmele (succedeva molto spesso), lei mi diceva sempre: "no, tanto è una cosa inutile. Non ti serve". E io non capivo il motivo per cui se quella cosa che desideravo tanto era così inutile io ne patissi così tanto la mancanza.
Poi sono crescita e non ho più ragionato in termini di utilità. Tutto quello che accresceva la sicurezza in me stessa era assolutamente necessario e imprescindibile: il rossetto, i levi's, la macchina...nulla di tutto questo ha accresciuto la mia sicurezza, ma credo che a quel tempo niente di niente avrebbe potuto, ma non fare ogni tentativo possibile era impensabile.
Poi ho studiato economia e il concetto di utilità era legata a delle curve, paradossalmente dette di indifferenza, dipendenti da reddito, prodotto e gusti. Poi il marketing mi ha raccontato il resto e mi ha spiegato che se tu non hai bisogno di quasi niente, che tanto vivi solo, tieni casa piccola, non ti piace cambiare il servizio di piatti ogni settimana e non tieni piu la macchina perché ti piace andare a piedi...i bisogni te li crea una generosa industria che viene da te e ti consiglia per gli acquisti. Si prende la briga di chiederti chi sei, che vuoi, cosa ti piace fare più di tutto nella vita e ti costruisce una serie di bisogni che ti spaccia come indispensabili. E invece il più delle volte sono utili o a che molto utili, che è peggio.

Oggi credo che tutto quello che è utile ha in se' qualcosa di spurio. È un tranello che ti costruisci da solo con il materiale pagato a caro prezzo: dalle cose utili ci si aspetta un tornaconto che non porta ad un miglioramento reale della propria condizione ma solo a una distrazione da quello che è essenziale davvero. Se è utile ma non necessario bisognerebbe scappare. Vale pure nei rapporti. Se t'innamori è poi ti chiedi pure se è ricco/a ,sano/a, con un buon lavoro, di buona famiglia...è un amore non necessario, quindi falso. Quindi scappa.

E così ho pensato che me lo devo ricordare. Me lo devo ricordare che dalle cose necessarie ci sta da togliere tutta quella utile paccottiglia accumulata in anni di percorsi e tentativi tortuosi per stare sempre meglio, qualsiasi cosa voglia dire.
E poi mi devo ricordare pure di aggiungere delle altre cose. Quelle totalmente superflue. Quelle che avevo lasciato in sospeso da bambina quando mi dicevano che non mi sarebbero servite a niente. Oggi però, pure senza marketing, ne sento un enorme "bisogno"

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