Sola andata

Sola andata

giovedì 28 luglio 2016

Sosta passeggera per equilibristi stanchi

Milano restituisce un'estate "indulgente" quest'anno: ad ogni tentativo di afa regala un piccolo temporale e qualche volta un po' di vento e lo fa con una tempistica così efficace che non concede neppure il tempo di un lamento vittimistico.
Milano a Luglio e ad agosto diventa un'altra città. Si fa silenziosa e luminosa. Rallenta e respira profondamente. Trovo inconcepibile perdermela in questo periodo, ma forse comincio a trovare inconcepibile perdermela in qualunque periodo ormai. È così. Quest'anno è così. Bene il Portogallo a giugno e benissimo rientrare pochi giorni dopo. Bene la Liguria per un lungo week end e benissimo lavorare in questo periodo. Belle le lunghissime passeggiate, bello il parco fuori casa e bellissimo il temporale estivo di ieri.

È una sera di mezza estate di un anno credo tra i più tremendi che la storia contemporanea stia scrivendo, un anno nel quale ci si sente persino a disagio a pensarsi in uno stato di grazia di cui non sono ben chiare le fonti. Eppure, colpevolmente, ogni tanto non posso impedirmi di stare proprio così.
Tanto poi passa. Passa perché pure chi difetta assai di realismo sa che non basta una città che si fa bella ai tuoi occhi, non basta un clima temperato e neppure il ricordo di viaggi belli per arrivare a consolidare uno stato d'animo in perfetto equilibrio. Non basta neppure aver perdonato ogni offesa ricevuta, sopito tutti i rancori, dimenticato ogni tradimento.

Nulla è davvero sufficiente a garantirci per sempre il miracolo di un perfetto benessere. Perché in realtà il vero equilibrio è il prodotto di una composizione dei contrasti che non ammette perdita di controllo, è il frutto di un lavoro titanico e di una fiducia granitica nelle forze che lo sostengono.
Io di mio ci metto i tentativi, la sveglia all'alba, le vitamine, ci metto un ottimismo spesso traballante e pure la resilienza. E poi ci metto gli sfoghi necessari per tutte le sconfitte  che hanno voluto raccontarmi qualcosa che non ho subito capito. Se uno facesse sul serio parlerebbe con più rispetto dell'equilibrio e della sua apparente banalità. Per questo molti di noi ripiegano sulla follia che sta giusto sotto di lui e rende tutto talmente sfumato da fartela soltanto immaginare la realtà perché a vederla bene certe volte non gliela si fa...

Ma questa è semplicemente una sera d'estate...io non ho voglia di perdermi la mia grazia inconsapevole, immotivata, gratuita, passeggera. Tanto poi mi passa. siamo ancora a Luglio.

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