Sola andata

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mercoledì 13 luglio 2016

Incidenti. Di percorsi "pilotati"

Forse qualche volta si può anche evitare.
Di spingere l'acceleratore emotivo facendo leva sui più facili e collaudati espedienti della comunicazione.
Di forzare l'emozione naturale e legittima per una catastrofe probabilmente evitabile, come quasi ogni catastrofe non naturale, entrando in quelle vite ormai interrotte per raccontare chi fossero.
Di approfittare immediatamente del fatto per fare dell'inutile quanto cialtronesco sciacallaggio.
Di atteggiarsi ad esperti di sistemi ferroviari attribuendo colpe e responsabilità senza alcuno strumento credibile di analisi
Di strumentalizzare ogni dannatissimo dramma di questo paese per orientarlo politicamente o ideologicamente.

Io non so come siano andate le cose. Se mai mi si chiedesse di fare un'ipotesi meramente intuitiva, e per questo del tutto priva di fondamento, penserei ad una tragica fatalità dettata da un ritardo nella comunicazione. Da quel poco che ho potuto sentire dagli esperti il binario unico non è affatto un indicatore di potenziale pericolo. Credo che si sia trattato di un errore di metodo, non legato a condizioni fatiscenti di treni e binari. Ecco, poi non direi più nulla se non che alle volte l'espressione "tragica fatalità" ha in se' una compiutezza concettuale che mal si presta ad ulteriori elementi di analisi, ma solo silenzio e rispetto per morte e sofferenza che non meritano la giustizia del pressappochismo e dell'emotività d'accatto.

Anche a me piacerebbe avvalermi di qualsiasi pretesto utile pur di ricordare al resto d'Italia che ci sta un Sud che sta inesorabilmente morendo sotto i colpi dell'indifferenza di un sistema politico e imprenditoriale che non si occupa più da anni della questione meridionale. Ma sarebbe profondamente disonesto farlo con espedienti del genere: approfittare di una tragedia per ricordare che esistiamo, per rivendicare la necessità di progetti, pianificazione, risorse...come se davero aspettassimo di toccare il fondo per riprenderci la dignità.

Ieri è successa una cosa tremenda. Non doveva succedere, poteva non succedere. Ma è successa lo stesso. Senza bombe e senza attentati. Hai presente? Quelle cose evitabilissime che ci ostiniamo a produrre, vendere, lanciare contro gente che poi muore. E non per una "tragica fatalità"









2 commenti:

  1. Sono abbastanza d'accordo ... e mi sono occupato per anni della sicurezza del trasporto ferroviario da Torino a Trieste

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  2. Quando succedono queste cose c'è sempre chi cerca di lucrarci politicamente . A me da molto fastidio

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