Sola andata

Sola andata

venerdì 20 novembre 2015

ce l'ho sulla punta dei capelli...

Dovevo scegliere. E farlo in fretta. In questo periodo posso uscire dal lavoro molto presto, perché entro sempre alle 7:30 e ho accumulato un sacco di ore di credito. È tutto calcolato, la seconda metà del mese per me è una specie di part time dove investire su quello che mi pare. Amen.

Ci stava da scegliere tra il duo Rubini-Bentivoglio con "Dobbiamo parlare" e il mio fioretto strano con i capelli. Il fioretto consiste nel non accorciare i capelli almeno fino ai miei primi 40 anni. Devono crescere per i prossimi nove mesi, ma in questo momento hanno un serio bisogno delle mani molto sapienti di qualcuno che sappia indicarne una strada, un percorso, un orientamento.
Non ho mai avuto capelli lunghissimi, ho sempre ceduto alla tentazione di lavorarci sopra con tagli più o meno arditi, spesso pentendomi. Quando ho compiuto 30 anni li ho rasati a zero io stessa con un taglia capelli comprato apposta per l'occasione. Ci sono foto che testimoniano il fatto e quando mi ricapita di rivedermi, penso che in certi periodi della mia vita sono stata la persona più assurda con cui abbia mai avuto a che fare...
Credo  che sia sostanzialmente molto vera quella storia che quando una donna cambia radicalmente taglio di capelli è perché sta attraversando una fase cruciale della sua vita: un cambiamento, una perdita, una delusione o anche una fase di rinascita. Ora che ci penso, direi che per me sia andata così, potrei scandire i miei tagli "netti" e drastici con fasi della vita assimilabili alle stesse tranciate.

D'altro canto pure decidere di avere la pazienza di non tagliare i capelli direi che sia assimilabile ad un tentativo di cambiamento radicale, magari lento, però inesorabile, convinto e ponderato. Voglio avere i capelli lunghi. È un'intenzione alimentata da uno spirito diametralmente opposto al taglio netto, include una storia che ci si porta dietro con fiducia, pazienza e ostinazione. Che richiede una cura costante, fatta di balsami, impacchi, lunghe spazzolate e neppure un momento di ripensamento. I capelli lunghi sono un progetto, una visione di lungo termine.

I quarant'anni mi sembrano un'età molto adatta per portare un bel taglio scalato, morbido, che raggiunga almeno le spalle, che assecondi i mutamenti anche con un semplice elastico o una treccia, che faccia concentrare di meno l'attenzione su un viso che comincia a perdere colpi... Sono capelli per chi ha imparato che la comodità di un taglio corto spesso fa i conti con possibilità limitate di scelta, che spazzolare a lungo i capelli lunghi è una terapia di rilassamento unica al mondo, che correre con il codino che va di qua e di là è una delle cose più simpaticamente sexy che ci siano al mondo...

Tutto questo per dire che oggi pomeriggio, di fronte alla scelta tra cinema e parrucchiere ho scelto il cinema perché ho avuto paura che il parrucchiere non capisse quanto poco mi deve tagliare i miei futuri capelli lunghi.
( però domani ci vado...)

Nessun commento:

Posta un commento