Sola andata

Sola andata

mercoledì 11 novembre 2015

Il cuore batte...ma il cervello vince

Non me lo ricordo cosa gli dissi per fargli pensare quella cosa. Si chiacchierava amabilmente con un amico passeggiando per via Caracciolo, credo una decina di anni fa. E a un certo punto mi dice: "ma stai innamorata?". Con la stessa rapidità del mio stupore a quella domanda a bruciapelo gli rispondo: "mio caro A. Io sto sempre innamorata".

Era la verità. A parte in questo ultimissimo periodo della mia vita, nel quale purtroppo non ho proprio nessuno nel cuore, non mi ricordo mai una volta in cui non abbia avuto qualcuno nella testa e/o non abbia detto o fatto delle piccole follie in nome di questo stato di grazia.
Se proprio ci penso bene, mi chiedo come sia stato possibile per me sbrigare tutti gli obblighi di una vita che chiama al risultato, mentre ero ossessionata dagli uomini della mia vita. Notti insonni, tachicardie, nasi all'insù come una povera inebetita, incubi da gelosia più o meno motivata...una vita di cui sento la mancanza, ma forse ci sto guadagnando in tanta salute.

Non si è mai trattato di ossessioni passeggere, ma di chiodi fissi durati anni e anni: tutte le volte ho pensato che non me lo sarei scordato mai più, che non avrei mai trovato la maniera di uscirne...e invece ne esco. Sempre. Per fortuna. Ma molto spesso è stato per entrare in un altro "amabile" tunnel...no, non credo che si tratti di superficiale variabilità di sentimenti. Ho sempre avuto una fede granitica in ciò che provavo. È che poi apri gli occhi e vedi che sei solo tu ad aver provato tutto questo e a quei livelli così alti. E quella perdita d'incanto improvvisa vale come uno schiaffo a cinque ditate, prima di essere la cura definitiva.

Però che bello ricordare certe cose così buffe oggi e tanto strappacuore allora. Una volta scrissi una lettera struggente a uno che non avrei rivisto mai più, giurandogli che avrei pensato a lui per ogni istante di tutta la mia vita. Naturalmente non è stato così, però io all'epoca non stavo mentendo. Che tenerissimo paradosso...
A un altro ho voluto bene per tutte le estati che sono andata al mare in Puglia. Lui no, ma era talmente compiaciuto di questo che compro' casa esattamente accanto alla mia...per portarci tutte le sue fidanzate. Credo di aver fatto vendere quella casa principalmente per questo motivo. Ma che gente c'è al mondo? E per quale motivo mi è potuta piacere così tanto!?!?

Con gli anni il cuore ha cominciato a battere sempre meno, nel tempo e nel ritmo. Forse ha cominciato a dividersi i compiti con la testa. Ma non saprei dire chi alla fine ci abbia davvero guadagnato. Di chiodi fissi non ne ho più, di affetti profondi meno che mai, ancora qualche clamorosa cantonata da cui ho provato ad imparare qualcosa...ma nulla di più di qualche gratuita mortificazione.
Ho imparato che l'amore non corrisposto è in fondo una maniera comoda di evitare una deludente controprova, che l'idealizzazione è pericolosa assai, che chi non ti corrisponde non è colpevole... ma forse qualcosa di molto bello se la sta perdendo pure lui ;)

Se adesso reincontrassi il mio amico sono sicurissima che gli chiederei cosa gli dissi quella volta per fargli pensare che "stavo innamorata". Ma sono quasi certa che, guardandomi oggi, non potrebbe  mai e poi mai ricordarsene





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