Sola andata

Sola andata

domenica 1 novembre 2015

Va bene. Ma meglio senza

Che poi secondo me la cosa che faccio davvero fatica ad accettare sta tutta lì. Sta tutta nella percezione che in fondo mi faccio star bene tutto. Devo stare a Milano? Va bene. Torno in vacanza a casa mia? Va bene. Faccio un viaggio in India? Va bene. Ne faccio un altro in America? Va bene. Rimango un anno senza lavoro? Va bene. Trovo un lavoro? Va bene. Mi piace qualcuno? Va bene. Non mi piace più? Va bene.

Vista così, la mia vita parrebbe non avere mai torto. Mi faccio stare bene tutto e spesso mi illudo che questo sia l'unico antidoto che mi viene concesso contro l'inquietudine. E in buona sostanza è proprio così.
Sono tornata a Milano da tre giorni dopo un bel periodo di riposo a casa, dopo un paio di cose a cui volevo pensare in tutta calma, dopo uno strano sentimento di ingiustizia nella necessità del rientro al Nord.
Ora sono qui, con le mie cose che faccio solo qui, che mi procurano altri tipi di benessere e che ammortizzano le mancanze oggettive di uno sradicamento.
E va bene. Giuro che la frustrazione reale che ho provato alla partenza da Napoli è stata completamente riassorbita, come se fosse più doloroso il pensiero della partenza della partenza stessa...sento di essere un mostro, ma la mia emotività pare difendersi così.

Un po' di tempo fa mi capitò di raccontare di una conduttrice radiofonica che seguo sempre e che mi piace tantissimo. Aveva finalmente trovato il vero amore e sembrava molto serena. Da un paio di mesi intuisco che è profondamente infelice come un paio di anni fa. Non lo dice espressamente, ma io conosco troppo bene quel senso profondo di amarezza sentimentale per non essere certa che pure quest'uomo l'ha delusa. Non ci sta niente da fare, alcune di noi si devono rassegnare al fatto che non ne sono capaci, a prescindere da bellezza, sensibilità, intelligenza, simpatia, dedizione...noi l'uomo giusto proprio non siamo in grado di intercettarlo. Ci mancano proprio le antennine. Troviamo solo quelli che ci usano, ci tradiscono o nella migliore delle ipotesi ci illudono...
Va bene...no, non va bene. Ma va così. E forse se non può andare in altro modo è un male insistere, continuare ad aspettare, crederci, illudersi...
Credo che in fondo sia un grande privilegio arrivare a questa età e smettere di investire così tanto di se' per chi non si è ancora presentato.
Se anche dovesse arrivare adesso, io gli dirò: "mi dispiace, ma ormai è tardi. Dov'eri quando ti aspettavo ed ero giovane, piena di progetti a due e di cose da fare assieme. In un uomo la puntualità è la prima cosa. Ora non puoi più farmi felice. Puoi anche andare".

E così ho pensato che mi piacerebbe tanto incontrare quella familiare voce radiofonica, magari a piazza gae aulenti dove la vidi una mattina e la salutai come una sciocca, senza pensare che lei invece non mi conosceva. Vorrei stare seduta con lei davanti a quelle belle fontane che sgorgano dal pavimento e chiacchierare per ore per farmi raccontare quanto davvero fosse speciale quell'uomo che all'improvviso la fa stare così male. E provare poi a capire se davvero nel pacchetto dei "va bene" è giusto incastrarci pure tutto quel dolore inutile.
O se magari "va bene", anzi meglio, pure senza.


4 commenti:

  1. "Sono tornata a Milano da tre giorni dopo un bel periodo di riposo a casa" , è una cosa che è sempre contestato. La nostra casa è dove abbiamo i nostri interessi, dove viviamo grandissima parte dell'anno, dove lavoriamo e ci sosteniamo, La casa dei genitori non è più la "nostra casa" anche perchè non lo è mai stata . E' casa loro e noi siamo cresciuti e, diventati adulti, abbiamo trovato la "nostra" casa che è dove lavoriamo. Indulgere sull'idea che la casa delle origini è "nostra" è la prima fonte di insoddisfazione, è una pia illusione fuorviante che ci impedisce di vivere appieno la nostra età adulta , oltre ad essere falsa da ogni punto di vista. Bentornata a casa tua :)

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  2. Possiamo tornare nel nido materno a prezzo del completo fallimento di noi stessi. Si vuole questo? Costruiamo il domani perchè l'oggi appartiene al passato (Vittorio Foa )

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  3. ...si è vero...ma il mio nido è così piccolino...cosa ci costruisco che a stento ci sto dentro io :(

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  4. ecco, lavora ad ingrandirlo allora :) hai un obbiettivo ! ;)

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