Sola andata

Sola andata

martedì 12 gennaio 2016

Ma cosa credi di fare?

- In effetti è un po' un mistero. E comunque ci vuole una bella faccia tosta...
- Scusa ma perché?
- mah, perché se decidi di tenere un blog devi avere qualcosa di interessante da dire. Non discuto sui contenuti. Voglio dire se uno è espertissimo in qualcosa può pensare di fare un blog a tema specifico e aspirare a diventare un riferimento per tutti quelli a cui interessa. Oppure se hai ambizioni giornalistiche puoi pensare di fare analisi sui fatti del giorno, avere uno sguardo critico sul contemporaneo e così se sei brava puoi pensare di diventare un "opinion maker"...
- Sì...ok...queste possono essere alcune delle motivazioni più gettonate. Però magari puoi anche esprimere un punto di vista sul mondo semplicemente parlando dei fatti tuoi e poi sperare che ci siano altri che vivono le cose come te, che le sentono alla stessa maniera e alimentare così un meccanismo di identificazione. A me succede spesso leggendo i blog di questo tipo. È molto divertente e spesso illuminante.
- Ma per favore...come se non ti conoscessi. Che puoi mai raccontare tu. Fai sempre le stesse cose tutti i giorni della tua vita, ti alzi quando gli emuli di Bukowsky stanno andando a letto, fai un lavoro per un'agenzia di cui hai scoperto l'esistenza solo quando è uscito il concorso, rimani seduta alla tua scrivania dalle sette alle nove ore senza quasi mai parlare con nessuno. .
Prendi oggi ad esempio. Sei uscita alle cinque dall'ufficio e la migliore prospettiva che avevi era la crostata di ciliegie che ti sei fatta da sola mentre immaginavi di mangiarla con un uomo dolce che ti dice quanto è buona. E non dire di no che ti conosco bene....allora dimmi, per quale di questi motivi dovresti giustificare un blog?!?!
- Ma io...sì tutto vero quello che dici. Ma io non ho aperto un blog per essere leggibile, non è un atto di vanità fine a se stesso...mi piaceva l'idea del diario condiviso, di scoprire che quel poco che mi capita è divertente pure quando non me ne accorgo subito, che la paura e il dolore spesso posso esorcizzarli anche solo raccontandoli, che posso dire un mucchio di cose anche mentre sto parlando di tutt'altro e c'è qualcuno, in un posto sconosciuto, che se ne accorge. Perché una visione trasversale dei fatti della vita è una piccola magia che si realizza solo con la parola scritta.
- Lucia...ma la smetti!?!? Prova a rileggere le cose che scrivi. Lo abbiamo capito tutti che sei una mezza fissata con le lunghe camminate, i piatti che piacciono solo a te  che hai vaghe tendenze sociopatiche, che vai sempre al cinema, che ti alzi alle cinque per oscuri motivi e che vivi in una città che ami in modo troppo conflittuale per trovare pace...vuoi davvero che ti dica quanto sei interessante? Spero di no, dati i tuoi seri problemi di autostima...
- Dici che è meglio il diario cartaceo con la chiave?
- No, ma figurati. Siamo tutti qui in trepidante attesa dei fatti tuoi...


1 commento:

  1. Lucia, ma come ti vengono in mente questi post? Sei troppo forte e mi piaci molto come scrivi. Forse l'avevo già scritto? Ad ogni modo ti invidio!!! Kiss Angela

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