Sola andata

Sola andata

venerdì 15 gennaio 2016

"L'amor che move il sole e le altre stelle"(titolo sovradimensionato per post sottovalutabile)

Scadeva oggi. Il bando per la mobilità regionale scadeva oggi e includeva pure la regione Campania. E sempre oggi mi sono decisa ad inviare la richiesta. È la seconda volta che lo faccio dopo il tentativo fallito del Lazio. Non saprei perché l'ho inviata, io non ho voglia di lavorare in Campania, non ho voglia di fare niente in Campania se non di trascorrere un poco di ferie sporadiche e contendermi il tapis roulant col babbo e i graffi di Pablito.
Però tra le non molte cose belle del non avere vincoli affettivi ci sta questa specie di arroganza della mobilità illimitata. Se domani mi dicessero "se vuoi andare vai" io potrei farlo immediatamente, non dovrei rendere conto a nessuno, che è una cosa orrenda e magnifica al tempo stesso. La vita è molto facile in "autogestione"...non capisco mai perché certe volte me ne rammarichi così tanto...

Ma io oggi volevo parlare del film di Tornatore, volevo parlare di un amore che sopravvive e si sviluppa dopo la morte, che si impone una prospettiva di continuità e non dei semplici ricordi. Ho trovato interessantissima l'intuizione secondo cui la tecnologia offre anche un prolungamento dei rapporti rimasti ancora incompiuti, quando questi sono stati così profondi e assoluti nella vita reale. 
Quando tanti anni fa vidi il film "The doors"  ad un certo punto Morrison diceva "non è la morte che separa, ma solo la mancanza d'amore". Ecco, in questo film questa cosa si vede molto molto bene. Il film si intitola "la corrispondenza" che secondo me non è solo riferito allo scambio epistolare tra due che si sono amati fino a sentirsi parte di altri spazi siderali (nessun caso che lui si un prof di astronomia e lei una studentessa della stessa disciplina). La corrispondenza è anche,secondo me, quella tra due che hanno la fortuna di incontrarsi e di capire che non possono fare altro che amarsi a dispetto di tutto, pure della morte di uno di loro, almeno fino a quando quell'amore non ha "corrisposto" tutto il necessario per offrire ad entrambi la vera percezione  dell'immortalità. 
Grandissima storia d'amore, splendido messaggio. Tante lacrime.

Tornatore diventa un narratore sempre più abile, sempre più complesso e a suo agio tra la voglia di raccontare "l'artigianato" della finzione e i grandi temi esistenziali.
Io ho la condanna dell'amore romantico come mia unica ipotesi, cioè quello che non esiste ma ha aiutato tantissimo tanta editoria degli ultimi 250 anni,  ed è per questo che resterò da sola fino alla fine dei miei giorni, a meno di illudermi di far parte di un romanzo, o di un film....o di un manicomio. 

Ma io che c'entro...devo parlare del film e invece mi distraggo....Ecco, ora che ci penso, qualcun altro una volta parlò proprio di "celeste corrispondenza d'amorosi sensi"...e credo che l'idea del film di Tornatore stia tutta quanta in quel verso. L'ho sgamato....si è fatto consigliare bene però :P



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